A Firenze, a Firenze!

 

Ragazzi, tutti a Firenze!! Che cosa fate ancora lì, poltroni
infreddoliti? Venite a Firenze, che già si sta riempiendo in vista della
giornata di domani, già si vedono per le strade le magliette e le bandiere di
Libera, già pullulano scout e giovani antimafiosi, già si sentono gli accenti
calabresi e campani…Ieri sera grande concerto degli allievi del conservatorio “Cherubini”
in ricordo di Antonino Caponnetto, il giudice che è stato maestro per intere generazioni
di magistrati e di cittadini onesti. Organizzato dalla Scuola “Antonino
Caponnetto” e da “Libera”. Bello davvero, con giovanissimi musicisti che hanno
portato una inaspettata ventata di creatività e di originalità scenica e Giancarlo
Caselli che, benché non annunciato in programma, è voluto venire lì a ricordare
il giudice rinunciando ad andare da Santoro a parlare della piazzata pidiellina
a Milano (davvero la classe non è acqua: vale per Caselli e vale per i comici
intonatori dell’inno nazionale).
Mentre scrivo, don Ciotti è in visita dal rabbino. Sta incontrando gli
esponenti di tutte le religioni. Vuole unirle in questo appuntamento di memoria
e di speranza. Già, cari amici blogghisti, anche questa è una ragione per
venire a Firenze. Ma la vedete la situazione di incertezza e confusione in cui
versa il paese? Avete visto anche voi con disagio il celebre comunicato del
presidente della Repubblica? Ecco, ridiamoci tutti insieme dei punti di
riferimento stabili per andare avanti. Intanto ci sono venuti incontro, per
fortuna, i cardinali latino-americani, che ci hanno regalato papa Francesco.
Facciamo anche noi il nostro dovere. E indichiamo nel popolo di domani a
Firenze il “nostro” popolo, il nucleo irrinunciabile di valori su cui bisognerà
prima o poi riedificare un’Italia decente. Venite: se fossi un comunicatore vi
direi che ci sarà in chiusura il concerto di Fiorella Mannoia, vi direi che sul
palco a leggere i nomi delle vittime salirà anche Cesare Prandelli (di nuovo: la
classe non è acqua…). Ma siccome non lo sono mi limito a dire: venite tutti a
Firenze. Per il nostro futuro. Augh.

 

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