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Incendi a Milano, un bastimento carico di studenti. E il 2 giugno a Bologna
Notizie in serie. Oggi abbiamo presentato con Pisapia la
seconda relazione del Comitato antimafia di Milano. Andatevi a vedere la prima
analisi sistematica degli incendi a Milano e provincia: da gennaio 2011 a
ottobre 2012 sono 278. Alla faccia di chi parla sempre e solo di autocombustioni
e di cortocircuiti. O di chi, come se fosse un riflesso condizionato collettivo,
ogni volta che chiedi come mai c’è stato quell’incendio ti racconta
confidenzialmente che il proprietario non se la passava bene e che quindi si è
voluto fare i soldi con l’assicurazione (tradotto: si è appiccato lui l’incendio).
Chissà perché queste cose capitano preferenzialmente ai ristoranti, ai bar,
alle pizzerie. Abbiamo pubblicamente spiegato anche il difficile percorso per
ottenere un po’ di controlli continui sui luoghi dell’Expo o dove si fanno
lavori per l’Expo. Prevedo polemiche che non avremmo voluto; però avevamo il
dovere di dire la verità. Spesso si pensa che la mafia si faccia strada a colpi
di complicità e collusioni. Non è così. Si fa strada soprattutto a colpi di
altro, di gelosie, di competenze, di incoscienza.
Mercoledì comunque, signore e signori, dal porto di Civitavecchia un sociologo
della criminalità organizzata si imbarcherà con quaranta suoi studenti di
Scienze politiche alla volta di Palermo. Avete capito bene: salperemo sulla
nave Falcone, dove per la prima volta ci sarà una rappresentanza universitaria,
che ha voluto partecipare senza promesse di crediti o premi. I magnifici quaranta faranno
da tutor agli studenti più giovani e metteranno in mostra in una sala della
nave i loro pregiatissimi lavori, film, siti, manifesti. Dire che sono
orgoglioso di loro è poco.
La Scuola di formazione politica “Antonino Caponnetto” si mobiliti nel
frattempo in vista del 2 giugno a Bologna. Manifestazione per la Costituzione
di Libertà & Giustizia con Rodotà e Zagrebelsky, e perfino con il vostro
anfitrione. Sono momenti importanti questi, se non si trasformano carrellate
arruffapopolo (e questa volta non dovrebbe essere così). E’ urgente esserci. Il
paese smotta, amici. Pieno di cose buone che non vengono rappresentate,
impoverito, eternamente saccheggiato, e con una politica che fa piangere. Ho
letto che Bersani, consigliato da D’Alema (!) di passare la palla a Rodotà come
capo del governo, avrebbe opposto un rifiuto rispondendo “Io me la gioco fino
in fondo”. In verità si è giocato fino in fondo il paese, che ora si ciuccia l’inciucciabile.
Dimostrazione esemplare di quanto conti l’interesse collettivo. Ognuno faccia
quel che può, dunque. Spieghiamo perché la mafia avanza e cerchiamo di
impedirle di andare ancora avanti, prendiamo la nave per Palermo e poi andiamo
a Bologna. Dimenticavo: lunedì sera, mentre mi accingevo alla limatura finale
della relazione del comitato antimafia, ho scoperto che la cartella con i
documenti (“Comitato antimafia Milano”) era scomparsa dal mio computer. D’improvviso,
una su ottantasei. E’ sparito tutto. Vi farò sapere qualcosa di più preciso.
Intanto auguri a Pietro da Gorizia: benvenuto in questo mondo, che tutto
sommato non è male…
Nando
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