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Jazz a Modica. Due squadre per voi. E gli avvocati contro di noi. E stelle per tutti…
Stasera, passata la notte di San Lorenzo, ancora occhi verso
le stelle a inseguire i desideri proibiti; ma per me, soprattutto, occhi e
orecchie per la serata finale del Modica Jazz Fest. Ieri sera, garantisco, è
stato uno spettacolo di bellezza indescrivibile. Concerto di Javier Girotto,
argentino, sax commovente, iazz contaminato con il tango. E due pezzi anomali
da farsene rapire: uno dedicato alle nonne di Plaza de Mayo, uno che metteva
insieme le ninne nanne del mondo. Quando la musica è questa non solo non
inquina la natura, ma te la fa amare ancora di più. E, sentendola, ti si
scatenano dentro gli istinti peggiori verso quelli che con la musica a palla
danzano a cerchio dentro il mare. Per dimagrire, dice…Poveretti. In ogni caso
con Javier Girotto devo citare Alessandro Gwis “al piano” (un mostro di
bravura), Marco Siniscalco “al contrabbasso” (una sicurezza) e Michele Rabbia “alla
batteria” (un genio che usa di tutto per accompagnare, dagli stracci alle bottigliette
d’acqua vuote).
Anzi, visto che ho presentato la squadra di Javier l’argentino, mi sento in
obbligo retroattivo di presentare anche la squadra dell’Asinara. Non dei miei
laureati/studenti, sia chiaro, se no si montano la testa (ma giorno verrà che
dedicherò loro qualche ameno raccontino). Ma delle persone che ci hanno
ospitato. Ovvero Alessio Sanna, presidente della Conservatoria della costa,
una specialità sarda -pare- che sorveglia i beni pubblici, che fu squisito e
gentile assai; Pasqualino Federici, avvocato ed ex collega al Senato,
presidente dell’Ente Parco, che fu affabile e volitivo; e Pierpaolo Congiatu, direttore
dell’Ente Parco, quello a cui presentai “il meglio che ho” appena prima che
scattasse il coro di Heidi, e che fu partecipe al punto di seguirsi fino alle
due di notte, con la moglie, il nostro seminario su don Ciotti.
Volete ora sapere che cosa penso delle vicende di cui tutti tendiamo a occuparci
di meno sotto Ferragosto? La prima che penso è che si debba fare senza indugio
la riforma elettorale e tornare al voto. Vedo che Violante propone ancora la
proporzionale senza preferenze. No, per favore, torniamo al Mattarellum. Basta
con le rendite di posizione per i garzoni di bottega, per le favorite o per i
manovratori di tessere. Però è buona l’idea di andare a un ballottaggio se non
nasce dal voto una maggioranza di governo. La seconda cosa che penso è che è ottima
la legge contro il femminicidio. Vedo che gli avvocati protestano. Poi qualcuno
mi dirà, un giorno, quale buona legge è mai stata voluta dagli avvocati in Italia…Che
non per nulla è la patria degli avvocati. Buone stelle a tutti.
Nando
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