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Summer school: il bello della carboneria
La cosa più bella sulla prossima edizione della Summer School
dedicata ai “talenti antimafiosi” (dal 9 al 13 a Scienze Politiche) me l’ha
detta il grande Riccardo Orioles. Mettendo in asse l’indimenticabile esperienza
dell’Asinara e la Summer School in arrivo, Riccardo mi ha scritto che questa è
la vera rivoluzione politica, che qui sta il 1820-1848. Da
risorgimental-carbonaro-rivoluzionario mi sono commosso. E mi sono detto: forse
è vero, anzi è vero senz’altro. 1820-1848, pensate. C’è dentro di tutto. Ci
sono i miei eroi Targhini e Montanari, i carbonari fatti ghigliottinare dal
papa, ricordati in una lapide romantica nelle vie dietro piazza Navona, e
immortalati nel grande film Sordi-Manfredi-Tognazzi-Cardinale-Salerno “Nell’anno
del Signore”. C’è due terzi del Risorgimento, le cinque giornate di Milano, e
pure il Manifesto di Marx ed Engels. Ragazzi, ma lo capite che cosa stiamo
facendo? Ho scritto subito un articolo per “I Siciliani”, il bellissimo mensile
telematico magistralmente diretto da Riccardo. Per dire che se stiamo
preparando qualcosa di serio per il futuro è perché stiamo costruendo una
comunità scientifica giovanile capace di mettere nelle mani della coscienza civile
e morale del paese un’arma formidabile che si chiama conoscenza. Conoscenza della mafia (e della ‘ndrangheta, e della
camorra) e della sua organizzazione, della sua storia e della sua cultura, del
suo linguaggio e della sua economia, del suo diritto e della sua politica. E
anche della sua geografia e della sua informazione. Eccetera.
Sono impaziente di iniziare, anche vedendo la qualità di chi si è iscritto.
Stasera mi sono buttato giù i primi appunti per la lezione introduttiva, seduto
sul terrazzino con lo sguardo che si alzava, per trarne ispirazione, verso la
zona più rossa dell’orizzonte. Fedele al mio principio (che fu bussola per l’Asinara)
che la bellezza aguzza la mente, e la fa più riflessiva, più profonda, più
immaginifica.
Al prossimo post giuro che vi parlo di Stromboli, dove il gabbiano è tornato a
posarsi sullo scoglio davanti al nostro terrazzino. Ma di questa apertura di
lezione volevo dirvi. Carbonari si nasce, anche in caserma (caserma e
sessantotto: che miscela!).
Nando
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