Basilio: tanti auguri a te! E studenti da esposizione, e malinconie…

Attenzione battaglione, questo è proprio un notizione: oggi a Milano si celebra un anniversario. Il grande Basilio Rizzo, simbolo della questione morale in Comune e presidente del consiglio comunale milanese nell’era di Pisapia detto Giuliano, festeggia i suoi trent’anni di attività istituzionale. Oh che bellezza. Un terzo di secolo ben speso. Eccolo qui uno che è giovane di testa e che dà punti a giovanotti e giovanottine. Da questo blog lo ringrazio per tutto ciò che ha fatto per la città e per il suo decoro democratico. Testone, tignoso, cristallino e coraggioso. E non ingenuo. Bravo Basilio.
Notizione giungono da ogni parte. Maltempo ovunque, belle persone che si conoscono (andatevi a vedere il Vincenzo Todesco del mio articolo qua accanto), cialtroni che riemergono con i loro vaniloqui. Si parla e si capisce di mafia perfino al liceo francese di Milano, si affollano i dibattiti a Binasco nonostante Italia-Germania, aumenta il numero di studenti che in tutta Italia studiano la questione criminale. I miei, oltre a moltiplicarsi come i pani e i pesci in giro per la Lombardia, hanno ormai prodotto tre-associazioni-tre: Stampo Antimafioso, che tutti conoscete; Wikimafia, che ha in gestazione un poderoso progetto di libera (ma scientificamente controllata) enciclopedia sulle mafie; Onda antimafiosa, che deve il suo nome al periglioso viaggio sulla nave della legalità verso Palermo per il 23 di maggio, quando il mare si mise a forza 9 e nelle cabine non si digerì esattamente come nelle sieste messicane. Ecco, in proposito devo correggere qualcosa di un post precedente: la mostra fotografica (sulla nave medesima) allestita al festival dei beni confiscati è stata prodotta proprio da Onda antimafiosa, che ci si è dedicata anima e corpo. Vedete un po’ quanto vi vuole bene il vostro prof…
Infine, avviso di servizio: non ho più uno spillo di spazio fino a gennaio compreso, quindi prego di non invitarmi per situazioni “particolari”, “sapessi come ci tengono i ragazzi”, “c’è bisogno di uno slancio, magari presentiamo un tuo libro”. Non lo direi se non mi fosse penoso doverlo spiegare ogni volta a qualcuno convinto che basti insistere per far sparire gli impegni dall’agenda. Aiutatemi a restare una persona tendenzialmente cortese. E con ciò vado a fare gli esami, anche se gli esami sotto la pioggia a metà novembre, e di pomeriggio in sala lauree, sono una delle cose più malinconiche che si possan fare. Per me. Figurarsi per gli studenti…

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