Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono utilizzati cookie di terze parti per il monitoraggio degli accessi e la visualizzazione di video. Per saperne di più e leggere come disabilitarne l'uso, consulta l'informativa estesa sull'uso dei cookie.AccettoLeggi di più
Buon Natale a tutti! (e aneddoto delizioso dall’antimafia)
Auguri a tutti! Buon Natale, buone feste. Ieri sera ho festeggiato al mitico Ostello Bello, dove i soci hanno organizzato una magnifica cena con piatti preparati da loro o dalle mamme (sempre così finisce…). E’ stato piacevolissimo; a un certo punto è pure arrivata Bambi, allieva prediletta, così chiamata da me medesimo per gli occhi delle meraviglie che le vengono spontanei quando sente o vede cose di fiaba.
Una fiaba me l’ha raccontata, a proposito, un magistrato con cui oggi mi sono scambiato gli auguri. Che mi ha detto di condividere “integralmente” il mio articolo sul circo dell’antimafia. E mi ha spiegato perché.
“Un giorno”, mi ha detto, “mi ha telefonato un signore presentandosi come il presidente di un premio Borsellino. Telefonava dalla Sicilia. Mi ha detto che avevo vinto l’ultima edizione del premio, e se volevo andare a ritirarlo in una pubblica cerimonia da tenere nel suo paese. Gli ho detto che non ce la facevo, che avevo molti impegni. Lui mi ha fatto allora l’elenco delle persone che avevano avuto il premio, tutte persone rispettabili e prestigiose. E mi ha annunciato che mi avrebbe portato il premio a Milano. Gli ho detto: d’accordo, venga quando crede. Un giorno si è presentato in ufficio un signore con il figlio: sono il presidente del premio Borsellino di XY, le ho portato il premio in borsa. L’ho fatto accomodare un po’ incredulo. Questo tale ha tirato fuori una pergamena, l’ha riempita di suo pugno davanti a me, poi ha detto al figlio: fai una fotografia. Così si è fatto fotografare con me in ufficio mentre gli stringevo la mano. E se n’è andato”. Qui finisce il racconto di ciò che è stato visto direttamente. Ora proseguiamo con l’immaginazione, figlia dell’esperienza.
Il signore (che da questo momento diventa solo un’ipotesi di scuola) torna nel suo paese e aumenta la galleria dei personaggi premiati. E dà notizia ai giornali del nuovo premio allegando foto. Poi cercherà, forte del suo book, se non l’ha già ricevuta, di avere una sovvenzione dal Comune o dalla Regione, chi mai va a verificare dove e come è nato un premio Borsellino, lo si finanzia quasi per obbligo morale. Se il magistrato premiato lo chiamerà fra due mesi per sapere come va, lui risponderà: “Combattiamo, dottore, qui siamo in trincea”. Se poi il tale incontrerà in vacanza un bravo cittadino del nord, gli racconterà di essere presidente del premio Borsellino, e farà l’elenco dei premiati, suscitando un’attenzione ammirata. “Davvero? Ci sarebbe bisogno di persone come lei…”. Se poi avrà avuto la sfortuna di fallire con la sua attività commerciale, spiegherà che questo è avvenuto perché la mafia si è vendicata della sua azione coraggiosa come presidente di quel premio. E che nessuno gli ha dato una mano per evitare il fallimento. Sarà visto come un eroe. Sarà invitato in qualche assemblea in cui attaccherà lo Stato che non l’ha aiutato, e la gente in piedi lo applaudirà. E più la sparerà grossa, più lo applaudirà. E il suo nome passerà di città in città, invito dopo invito. E poi andrà su fb e da lì tromboneggerà, firmandosi “presidente del Premio Borsellino”. E chi legge dirà: “Hai visto che cosa ha scritto il Premio Borsellino?” (che per qualcuno diventerà, si sa come vanno queste cose, la Fondazione Borsellino…). E qui mi fermo, senza proporre altre ipotesi realistiche più puntuali, che ho ben in mente, e che farebbero irritare (anziché vergognare) alcuni protagonisti dell’antimafia-bufala.
La questione è: ma bisogna o no difendere il movimento antimafia dal pullulare di queste presenze? Io dico di sì. Chi è contrario per principio alzi la mano…Ma ci torneremo. E magari farò un decalogo di pubblica utilità per tenere alla larga millantatori e impostori. Buon Natale a tutti! (P.S. Chiedo agli amici più cari di andarsi a vedere la mia intervista a www.stampoantimafioso.it e di darle, se credono, la massima circolazione via mail).
P.S. Per sgombrare il campo dagli equivoci:non ho ovviamente nulla contro i premi Borsellino. Ne presi uno anch’io negli anni novanta. A Termoli, mi sembra. E ne fui lusingato…
Nando
Next ArticleIl grandissimo Pif, l'antico saggio sui Comanche e la battaglia sul circo (dell'antimafia)