Grandissimo Iacona! E a voi i regali della Befana: leggete e deliziatevi…

 

Be’ si conferma che Riccardo Iacona è in assoluto uno dei più
grandi giornalisti italiani. Il servizio di stasera sulle violenze della
polizia verso giovani a passeggio, gente rumorosa, ultrà, persone innocue che
si ribellano alla prima provocazione, è stato sconvolgente. Sconvolgente perché
estremamente documentato. Un grido alla democrazia del paese, che tanto deve
alla polizia e alle sue forze dell’ordine, ma che ha anche, oltre il dovere
della gratitudine, il diritto alla fiducia e al rispetto. Fossi il ministro
dell’interno convocherei tutti e chiederei: vogliamo continuare così? Pretendo
in un mese un progetto che ci porti a rovesciare, davanti a tutta l’opinione
pubblica, questa immagine di impunità. E farei pure saltare qualcuno che,
documenti alla mano, ha coperto. I tutori della legge devono essere i primi a
rispettarla, la legge. Che inquietudine, che rabbia, che amarezza. Ogni volta
che vedo questi sconci penso a Saveria Antiochia e all’orgoglio con cui andava
in giro nelle scuole a parlare ai ragazzi: “Mio figlio era un poliziotto…”.
Cara Saveria… E speriamo che domani qualcuno non accusi Iacona di avere leso il
prestigio della divisa. Chi tiene (giustamente) a quel prestigio sa che cosa
deve fare.
In ogni caso la Befana se ne va dopo averci portato alcune buone notizie. La
prima è che il regista Giuseppe Ferrara, autore di numerosi film di denuncia, e
di cui avevo qui scritto a sostegno, avrà i benefici della legge Bacchelli.
Ossia un vitalizio riconosciuto a chi ha acquisito importanti meriti nella
cultura e nell’arte ed è in condizioni di indigenza. Forza Beppe!
La seconda è che il pomeriggio del 30 gennaio per iniziativa di Armando
Spataro, magistrato ottimo, si terrà a Milano alla Camera del Lavoro una
manifestazione dal titolo “Antimafia bene comune”. Presenti, con lui, il
procuratore nazionale Franco Roberti, Claudio Fava, Giovanni Bianconi e, udite
udite, il grande Pif. E anche il vostro Anfitrione. Sarà un’occasione per
portare il dibattito sull’antimafia fuori dai bassifondi del web-taverna e
parlare di problemi e progetti che guardino al futuro (buono) del paese. Per dare
a tutti un po’ di ossigeno. Il movimento se lo merita.
La terza è che a giorni sarà data risposta all’articolo diffamatorio uscito
recentemente contro don Ciotti e Libera e che la premiata ditta “Condannati
& Indagati Assortiti” si è affannata subito a “postare”. E sarà una
risposta documentata come il servizio di Iacona. Saranno in tanti a doversi
vergognare. Mentre saranno infinitamente di più a gioire per non avere mal
riposto le proprie speranze in questo prete infaticabile e generoso, presentato
come un violento profittatore. Qualcuno infine, credo, avrà di che riflettere
amaramente. Come mi insegnarono da bambino, il tempo è galantuomo.
P.S. La Fondazione Fava ringrazia chi era a Milano. E io ringrazio Massimo Arcidiacono, il più piccolo dei carusi di Fava, per volermi ancora bene nonostante non sia stato invitato (per un disguido) allo Spazio Melampo. Alla prossima sei il primo, Massimo!

 

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