Benevento menagramo. E i cantori della Cancellieri

 

Bene. La povera Idem non sarà sola. Anche Nunzia De Girolamo
dovrà rendere conto  del suo operato.
Devo dire che questa vicenda, così mediocre e deprimente, almeno un merito ce
l’ha: di aiutarci a uscire dalle baggianate politico-anagrafiche. Avanti i
giovani, si è detto…Ecco, De Girolamo è un volto giovane, anche esteticamente
gradevole. Eppure guarda che cosa ti fa. Fra l’altro, aggiungo, in pochi
avevano sottovalutato quanto potesse aver pesato sulla sua nomina essere la
moglie di Francesco Boccia, amicissimo di Letta e da Letta proclamato sul campo
“economista” (e dunque appellato “economista” anche dai giornali). Quali
fossero i meriti politici della coppia in realtà nessuno lo sapeva, e direi che
queste cose alla fine un po’ si pagano, come quando si portano delle persone ai
massimi livelli di responsabilità senza avere praticamente un’idea sparata
della loro storia. L’altro merito della vicenda è che ci mette in guardia dalla
sanità di Benevento: amici, chi la tocca è perduto. Ci ha finito la carriera, a
causa sua e di sua moglie Sandra, anche Mastella. E grazie allo scandalo e ai suoi
effetti parlamentari cadde pure il governo Prodi. Insomma, degli autentici
menagramo. Asl di Benevento vade retro…
Si dice che un’altra donna ancora (non più giovane, ma pure lei della serie
largo alle donne) debba giustificare altre cose. Continuo a leggere della
Cancellieri, chissà. Quel che è certo è che è apparsa una sua difesa sul sito
della “casa della legalità” di Genova, a proposito della vicenda con Ligresti.
La cosa potrebbe essere del tutto priva di importanza, dato che si tratta di un
piccolo sito che non fa che accodarsi a uno stuolo di giornali e opinionisti
che non hanno mai brillato per scrupoli morali. Diventa però importante (e
straordinariamente rivelatore) nel momento in cui si venga a sapere che il sito
è ossessivamente impegnato da anni nel tentativo (inane) di demolire la figura
di don Luigi Ciotti, accusato di essere una specie di faccendiere che
intrattiene spregiudicati rapporti di interesse. All’assalto di don Luigi e
difensori della Cancellieri. Strano, o no?, per dei moralisti. Il bello è che,
sapendo che la cosa un po’ puzza di bruciato, la giustificano spiegando che la
Cancellieri ebbe il merito di denunciare per prima la presenza della
‘ndrangheta a Genova. E questa è una bufala bella e buona. In realtà quando nel
marzo del 2009 l’allora sindaco di Genova Marta Vincenzi lanciò l’allarme sulla
mafia in città, tutte le autorità ne presero le distanze, tra cui anche la
prefetto Cancellieri. Tanto che dovetti scrivere un articolo sulla “Repubblica”
locale per ricordare quel che era detto già da anni negli atti della
Commissione parlamentare antimafia su Genova e Liguria. Chiunque può
controllare sulla stampa di allora. Morale: all’assalto del prete antimafia per
eccellenza, e in difesa di Cancellieri-Ligresti sparando panzane. Ecco, ci sono
dei momenti in cui uno, per quante parole possa dire e spendere negli anni, per
quanto possa urlare e offendere, alla fine spiega a tutti chi è. Per sempre.
Senza scampo. Quando ci chiedono “ma chi sono questi qui” facciamo sapere.

 

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