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Giovani e donne. Avanti un altro. E la carica dei 101
Oplà, abbiamo il governo. Giovane e con donne. Ormai non si
qualifica in altro modo, un governo. L’età e il sesso (detto “genere”). Il
resto ciccia. Certo, è l’effetto di rimbalzo del maschilismo politico e della
gerontocrazia nazionale. Ma mi sembra anche l’effetto di una certa
inconsistenza politica e intellettuale, dei governi e di chi li giudica. E lo stesso vale per le
giunte comunali o per le segreterie di partito. Più che l’indice di un riscatto
mi appare un ulteriore indice del declino. Perché esisteranno anche le qualità personali: dei giovani come degli
anziani, degli uomini come delle donne. Il giovanilismo arrembante, ma anche l’anagrafe
come merito non ha mai annunciato buoni venti nella storia.
E d’altronde, pensateci, non fu proprio Letta, il capo della “palude non più
tollerabile”, a presentare la sua come la rivoluzione dei quarantenni? La sua
squadra non fu cantata, pochi mesi fa, da tutta la stampa, come il segno della
grande svolta generazionale del paese? Tutto già finito nel ludibrio. Dunque
non bastava essere molto più giovani? Ora si ripete il copione: dai, ancora più
giovani. E se non andrà bene? Sentite, se non andrà bene vi propongo i miei
studenti. Che sono ventenni, segnano una prevalenza di donne, e almeno studiano
e hanno studiato molto e al tempo stesso (in molti) fanno lavori precari e
dunque sanno le fatiche della vita. Una specie di carica dei 101. Che cosa si può desiderare di meglio per la
guida di un paese? Ne parlerò con Napolitano. Che capirà senz’altro il
potenziale rivoluzionario che gli metterò in mano. E poi taroccheremo un
pochino i curricula, si fa così, no? Una laurea in economia con un mese in
America: economista di fama internazionale. Uno stage in un ministero in
Brasile: consulente del governo brasiliano. Fuoricorso mai laureato: ha
studiato al Politecnico di Torino, tra i suoi maestri il tal dei tali ecc. Auguri
però, perché qui rischia tutto il paese. E tanto, cari amici. Con quel B. che
invece di stare in carcere come sarebbe toccato a ogni cittadino sta lì a fare
e disfare i governi. Sui patti segreti poi mi taccio. Avviso solo che tanto non
li mantiene…
Nando
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