Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono utilizzati cookie di terze parti per il monitoraggio degli accessi e la visualizzazione di video. Per saperne di più e leggere come disabilitarne l'uso, consulta l'informativa estesa sull'uso dei cookie.AccettoLeggi di più
Gerardo D’Ambrosio. Grazie
Addio a Gerardo D’Ambrosio. Questo Blog ricorda a chi non l’ha
conosciuto un magistrato che dal Palazzo di Giustizia di Milano ha difeso con coraggio
e grande rigore morale il principio di legalità, attaccato senza sosta dai generali della
corruzione. Il pool di “Mani Pulite” degli anni novanta gli deve molto, così
come l’indipendenza della magistratura negli anni furenti delle leggi “ad
personam”. E molto gli deve anche una più lontana Italia sfregiata dalle stragi
di Stato, visto che furono lui ed Emilio Alessandrini i primi che da Milano
individuarono la pista neofascista dietro la strage di piazza Fontana. Gli
venne rimproverata la formula del “malore attivo” con cui cercò di spiegare il
caso di Giuseppe Pinelli, l’anarchico volato giù dal quarto piano della
questura durante gli interrogatori. Certo sbagliando, ho sempre pensato che il
giovane magistrato di allora, schiacciato da pressioni che avevano dietro il
cuore dello Stato, non abbia comunque voluto avallare la tesi del suicidio e
abbia voluto sottolineare lo stress subito dal ferroviere durante gli
interrogatori, senza potere dimostrare nulla di più.
Nel 2006 entrò in Senato con il Pd, commissione giustizia, pensando di potere
mettere la sua enorme esperienza al servizio di partito e parlamento. E del paese.
Si sbagliava, non ne sentivano il bisogno. Grazie a nome degli amici blogghisti
per tutto quello che ha fatto per l’Italia.
Nando
Next ArticlePubblicitàpubblicità! Pippo Civati sul mio "Manifesto dell'Antimafia"