Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono utilizzati cookie di terze parti per il monitoraggio degli accessi e la visualizzazione di video. Per saperne di più e leggere come disabilitarne l'uso, consulta l'informativa estesa sull'uso dei cookie.AccettoLeggi di più
Amici miei, amici loro. E gli italiani che li votano… Note palermitane
La luna è stata appena rapita e nascosta dalle nuvole palermitane.
A Palermo la primavera ha un profumo particolare, e la brezza che tira la sera
sa quasi sempre di adolescenza incompiuta. Ho presentato alla “Modus vivendi”,
libreria d’avanguardia, sia “I fiori dell’oleandro” sia il “Manifesto dell’antimafia”.
Sul primo il complimento più bello lo ha fatto una protagonista del libro,
Stefania giovane professoressa di spagnolo in procinto di trasferirsi a Torino
dopo tante battaglie: “sembra ‘Mujeres’ di Edoardo Galeano”, ha detto. Il mio
ego si inginocchia per la gratitudine. Grazie, e che il nord ti sia meno avaro,
Stefania. C’era anche Enzo, amico e compagno di banchi e di pallone, ma anche
di idee e di accademia. Mi ha portato un libro di Cipputi che gli avevo
regalato a Natale del ’77. Dentro, una mia poesia satirica a lui dedicata.
Grande cosa è l’amicizia.
Purtroppo sono amici anche Silvio e Marcello. Bisogna ammettere che non stanno
facendo una bella fine. Ma peggio sta l’Italia, rovinata dai loro progetti e interessi.
Pensate: vent’anni in cui il compito principale del parlamento è stato quello
di far leggi per salvarli dai giudici. Non ci sono riusciti e questo qualche
speranza la dà. Ci sono voluti vent’anni e questo qualche speranza la uccide.
Colpa del Senato? No, il Senato non c’entra un piffero, anzi dal 2001 al 2006 è
stato il luogo di massima resistenza alla frenesia dell’impunità (io c’ero…).
Colpa, invece, dei partiti senz’anima e anche degli italiani che con il loro
libero voto li hanno mandati ripetutamente al governo. Chiedo a tutti una cosa:
ma ve lo ricordate, sì o no, che Dell’Utri è stato liberamente eletto nel
centro di Milano? E che di lui si sapeva già tutto e mancava solo la sentenza
dei tribunali? E perché stupirsi allora se in Lombardia dilaga la ‘ndrangheta?
E ancora. A voi che cosa ha stupito di più della vicenda Formigoni? A me che
abbia dichiarato di avere sul suo conto corrente 18 euro. Perché uno, per
giunta scapolo e senza figli, che guadagna diecimila euro netti al mese e si
ritrova con solo 18 euro è decisamente incapace di intendere e di volere, è uno
che non sa amministrare nemmeno se stesso. E pretendeva di amministrare la
Lombardia? Il guaio è che il libero voto dei lombardi glielo consentiva…Insomma,
bisognerebbe chiedere i danni anche agli elettori.
Fermiamoci qui, però, e torniamo a Palermo. Cena all’Albergheria, il quartiere
di padre Cosimo Scordato, meravigliosa chiesa barocca. Voto: sette meno il
cibo, otto e mezzo l’atmosfera. Al mattino invece tale “Aluia” in via Libertà.
Voto: molto meno sia il cibo sia l’atmosfera. Non ci rimetterò piede nemmeno
dipinto. Buona notte a tutti e pensate a quante cose accadono sotto la volta
celeste…
Nando
Next ArticleQui patria del diritto: dicesi detenuto.....