Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono utilizzati cookie di terze parti per il monitoraggio degli accessi e la visualizzazione di video. Per saperne di più e leggere come disabilitarne l'uso, consulta l'informativa estesa sull'uso dei cookie.AccettoLeggi di più
I fiori dell’Oleandro. Godetevi la critica, gente senza fede
La nostra Italia non è tutta da buttare: tra miserie, egoismi, corruzione,
violenza e indifferenza, germogliano i semi di sentimenti e comportamenti altri,
piantati senza secondi fini. A seminare sono 58 donne che hanno scelto di fare
dell’esempio un valore. Persone non potenti, ma per nulla impotenti. Non
famose, ma più che meritevoli di fama. Persone comuni che testimoniano con il
loro esistere come una vita normale possa avere qualcosa di straordinario.
[Silvia Truzzi, “il
Fatto Quotidiano”]
Un inno all’Italia migliore. L’esempio di un Paese normale, come più spesso
lo vorremmo.
[Rossella
Guadagnini, “Adnkronos”]
Storie semplici ed eccezionali. Fuori da ogni fiction romanzata, ne I
fiori dell’oleandro Nando dalla Chiesa raccoglie storie intense e vere di donne
che fanno più bella l’Italia. Di ragazze e madri, professioniste e
studentesse che in modi diversi, da nord a sud del Paese, si battono per una
giustizia generosa verso i deboli.
[Elisabetta
Soglio, “Corriere della Sera”]
Cittadine, spesso sconosciute e sempre coraggiose, mosse da irriducibile
impegno e capaci di trasformare il mondo. Sono operaie, professioniste,
militanti dell’antimafia, amministratrici pubbliche, sindache, giornaliste,
libraie, lavoratrici precarie e viaggiatrici. Omaggio
all’ardire e alla capacità di certe donne, I fiori dell’oleandro fa
da specchio a una realtà minimale solo in apparenza e rende giustizia a chi va
avanti senza chinare il capo. Fuori da ogni
stereotipo, capovolgendo l’idea che la donna possa fare notizia solo se vittima
o eccellenza.
[Silvana
Mazzocchi, “la Repubblica”]
In fondo, sono le minoranze che fanno la storia. E sono rappresentate dalle
donne e dalle loro storie, fuori dai cliché e dalla solita storia (maschile) a
cui siamo stati abituati. Da qui, forse, un giorno, riusciremo a ripartire.
[Giuseppe
Civati, blog “ciwati”]
Persone che con il loro quotidiano impegno civile e sociale danno lustro, anche
inconsapevolmente, al nostro Paese. È questo il fil rouge che
unisce idealmente tutte queste donne. E l’autore ce le racconta con un tono
familiare perché con ognuna di loro ha compiuto un pezzo di vita.
[Giovanna
Guzzetti, “Affaritaliani.it”]
Un libro che
racconta figure apparentemente semplici ma rivoluzionarie, che racconta
l’Italia delle donne,
di chi si impegna in politica e
di chi, semplicemente, si impegna nel proprio lavoro.
[Cristina Carpinelli, “Radio 24”]
Piccole, grandi
donne che fanno l’Italia migliore. I ritratti di dalla Chiesa pieni di
gratitudine.
[Paola Rizzi, “Metro news”]
58 storie che sono anche
l’occasione per illuminare altrettanti pezzi d’Italia, dalla Lombardia alla
Sicilia, e spesso tenere viva la memoria di fatti che rischiano di scolorire
con il passare del tempo. I ritratti hanno una loro misura, linguistica ed
emotiva: sono lievi, appassionati, mai ridondanti.
[Eliana Di
Caro, “Il Sole 24 Ore”]
Alle donne in
lotta con il viso segnato dalla stanchezza o le mani un po’ ruvide, alle
minoranze imperfette che rendono bella l’Italia. Ecco a chi è dedicato il libro di Nando dalla Chiesa. […] Contromano
lo sono un po’ tutte, queste donne. Tanto sono belle e forti che c’è da sperare
che questo essere loro contromano faccia cambiare una volta per tutte la
direzione al Paese. Tanti casi, raccolti e confezionati nella
splendida scrittura onesta di dalla Chiesa, che riescono a raggiungere una
potenza insperata di questi tempi.
[Marta Abbà, “Omnimilano”]
Nando
Next ArticleAndava a piedi....Valerio, pellegrino per Lea