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Effetto San Donato. Il Sindaco scrive
Ho ricevuto questa lettera dal Sindaco di San Donato Milanese:
Gentile Professor
Dalla Chiesa,
come Amministrazione
Comunale di San Donato Milanese siamo molto dispiaciuti per quanto accaduto
mercoledì 28 maggio nella nostra città, in occasione della mattinata con le
scuole medie dedicata alla legalità e alla lotta contro le
mafie.
Abbiamo compreso le
ragioni della Sua presa di posizione per il comportamento di un’esigua minoranza
di ragazzi durante il Suo intervento e le motivazioni che ha espresso nel blog a
commento della decisione di lasciare la sala in cui stava parlando. Tutte le
figure istituzionali presenti sono intervenute riprendendo l’episodio con i
ragazzi e cercando di trarre dalla negatività della situazione uno sguardo
positivo verso il futuro. Abbiamo giovanissimi che, per l’attenzione e la
partecipazione verso gli argomenti di interesse civico, sono da premiare. Lo
dimostra la ragazza che Le ha scritto la lettera di cui parla nel
blog.
Nella nostra città
abbiamo scuole e insegnanti che ogni giorno lavorano con molta passione e
attenzione, studiando e creando progetti che siano di stimolo per gli studenti.
Abbiamo ragazzi che recepiscono l’importanza di questi progetti, che hanno
voglia di capire, di sapere e di conoscere. La giornata di mercoledì era per
loro.
Ma ci sono anche
ragazzi che hanno più difficoltà nell’ascolto e che faticano a prestare
attenzione verso ciò che li circonda: dobbiamo saperli accogliere e ascoltare,
dobbiamo saperli aiutare a crescere. E la giornata di mercoledì doveva essere di
stimolo e di spunto anche per loro.
Lei dichiara di aver
perso, ma l’altra mattina abbiamo perso tutti: hanno perso le insegnanti, quelle
che dedicano tanto tempo al coinvolgimento dei ragazzi nei progetti di cultura
alla legalità e quelle che ne dedicano meno e non sono riuscite a intervenire
prontamente; hanno perso gli alunni, sia quelli partecipi, sia quei pochi
visibilmente annoiati che non sono riusciti a cogliere l’importanza del momento;
hanno perso gli oratori, che hanno effettuato interventi di alto profilo e dai
quali abbiamo tutti da imparare; hanno perso le istituzioni che credono e
collaborano a questi progetti e che lavorano quotidianamente al tema della
legalità.
Ma non per questo ci
tiriamo indietro.
Ai ragazzi abbiamo
detto che dobbiamo ripartire da qui, dobbiamo essere capaci di seguire gli
esempi più alti, anche tra i loro compagni che si distinguono maggiormente per
l’attenzione verso il loro vicino. Siamo convinti che il percorso formativo
sulla legalità debba andare avanti e lavoreremo in questa direzione assieme a
tutti i soggetti coinvolti nell’educazione e nella formazione dei giovani,
ciascuno nel suo ambito e nel suo ruolo: i genitori a casa, il corpo docente a
scuola, i politici e gli amministratori in città, i sacerdoti in oratorio, gli
allenatori nelle attività sportive e ricreative. Fiduciosi di poterla rivedere
come nostro ospite, Le confermiamo la nostra stima e la ringraziamo per la Sua
presenza. Le Sue parole e le Sue azioni sono state e saranno sicuramente di
stimolo e di spunto per tutti.
Cordiali saluti.
L’Assessore alla
cultura Il Sindaco
(Chiara Papetti) (Andrea
Checchi)
Nando
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