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Grande vittoria sulle sale giochi! Salviamo il “Corriere”. E un addio dolce a Fabio Guzzini
Ma come è bello il festival della saggistica di Fano! Che
esplosione di partecipazione, anche per più eventi in contemporanea. E tante
persone belle che si conoscono. Clima da lunghe giornate estive, e di cultura,
e di piacevolezza dei modi. Bello vedere Corrado Stajano che, dopo avere
presentato il suo prezioso “La stanza dei fantasmi” (leggetelo…), ha ricevuto
il premio “Andrea Barbato”. Anche il “Manifesto dell’Antimafia” ha riempito una
grande chiesa sconsacrata. Per discutere del movimento e delle sue forze e
debolezze. E alla fine della serata si beve la “moretta”, che è un po’ caffè un
po’ superalcoolico, era la bevanda notturna dei marinai. Domani all’ora di cena
il premio speciale a don Ciotti.
Bella, bellissima, anche la vittoria ottenuta dal Comune di Milano e dalle
associazioni di cittadini di corso Vercelli (ma anche da Libera) contro la
megasala giochi di via Cimarosa, di cui già vi ho parlato. Questura e Tar a
sostegno, ancora non me ne capacito, “è un dovere firmare l’autorizzazione”; e il
Comune e i condomini e la magistratura civile contro, insieme a chi vuole
fermare lo scempio del gioco d’azzardo e della ludopatia. Be’, amici, il
Consiglio di Stato si è pronunciato e ci ha dato ragione! Serrande chiuse,
Milano non può diventare Las Vegas a colpi di autorizzazioni “dovute”. Ci
spiace se qualcuno si era fatto un altro film e ci aveva anche investito tanti
soldi…Serva di lezione per tutti.
Velo pietoso sulla nazionale. Una delle più brutte di sempre. Però fatemi fare
un appello trasversale ai simpatizzanti dell’Accademia della Crusca, a quelli
che hanno avuto un bravo maestro o una brava professoressa di italiano, a
quelli che hanno letto dieci libri in tutta la loro vita, a quelli che hanno il
senso del ridicolo. Mettiamoci insieme, tutti insieme, mano nella mano, e
cacciamo dal consesso civile quelli che scrivono “schernirsi” invece di “schermirsi”.
Lo avevo già segnalato su questo blog (due volte in uno stesso giorno sul
Fatto). Lo risegnalo perché oggi c’era addirittura in un sottotitolo del “Corriere”
(del “Corriere” dico!), riferito a Pirlo che “si schernisce”. Qualcuno avverta
De Bortoli, questa gente fa male al mondo quanto i poteri forti. La corruzione
della lingua corrompe l’anima…
La notizia più brutta e dolorosa l’ho tenuta per la fine. Se ne è andato, dopo
avere lottato come un leone contro la solita malattia, Fabio Guzzini. E’ stato
uno dei leader più amati, liberi e coraggiosi (e scanzonati e dolci…) del
Movimento studentesco del ‘68. Ho visto ora una sua foto, ragazzo ventenne
imputato al processo Trimarchi. L’impegno per la “Medicina democratica” gli
deve tanto. Ma gli deve tanto quel decennio di speranze. Poi fu medico preparatissimo
e capace di uscire la notte per le emergenze senza dirti di andare al pronto
soccorso (salvò la vita alla biondina). Ho una foto con lui mentre sostituiamo
una gomma sull’autostrada del Sole dopo un comitato centrale del Mls… Dice che
un po’ alla volta se ne sta andando quella generazione che si sentì immortale
tanto da dare l’assalto al cielo. Non ne ho mai fatto la mia carta di identità,
perché ho poi lottato per altre utopie. Ma questi sono i momenti in cui ne ho
nostalgia profonda. Addio Fabio, e un abbraccio caro alla tua Frida e ai tuoi
figli.
Nando
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