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Innamorarsi di Stromboli. Ovvero perché qui il cielo non è “punteggiato” di stelle…
Alba da urlo a Stromboli. Il sole è già caldo alle sette meno un quarto (quando tutto ciò vi arriverà, dipenderà dal campo creato ogni giorno dal vento e dal vulcano). La risacca è morbida, sembra una carezza della natura, senti il suo ritmo da lontano eppure è delicatissima. Potrebbe essere fragore, furia, ma il mare si contiene. Per questo tutto è ancor più delicato, come quando un uomo ruvido o facile alla rissa offre un fiore o un sorriso.
La notte il vulcano rosseggia meno, ma giuro che ho visto la lava scendere, ho visto la lingua di fuoco venire giù per un pendio dal nuovo cratere, e senza bisogno di andare all’osservatorio, ero sul terrazzo della casa che ci ospita. Il cielo, invece, il cielo di queste notti è letteralmente indescrivibile. Il carro sta sotto, governa la volta verso il mare. Grande, maestoso, signore del cielo senza luna. E più la notte si fa fonda più scende verso il mare, fino a scomparirci dentro quando non si sente nemmeno più un cane che abbaia da lontano. Le altre stelle sbocciano senza fine, non si tratta solo della via Lattea. E’ una moltiplicazione di luci che si fanno tessuto cristallino, come se tutta la volta fosse in realtà un immenso tessuto luminoso. L’espressione "punteggiato di stelle" è un insulto alla realtà. Le stelle non punteggiano il cielo, lo fanno. Tanto che sopra i tuoi occhi (perché da un certo momento in poi mi stendo sul classico "bisuolo" a occhi in su) scopri d’improvviso distese di bianco brillante a sfondo blu. Nulla a che fare con la carta da cielo dei presepi, che pur di stelle abbondano. Quanto alle ore che vanno dalla fine pomeriggio alla notte, be’, in cento minuti i colori della natura passano in rassegna almeno metà della più ricca e fantasiosa confezione infantile di pastelli. A Francesca, che è venuta a trovarmi da Ginostra, ho suggerito, per avere un’idea, il "Racconto di un naufrago" di Garcìa Marquez.
Volete sapere come va il lavoro? Bene grazie, anche se maledettamente complicato dalle difficoltà di comunicazione. Ho riletto in ogni caso il libro su "Libera" (andrà in stampa tra dieci giorni) e mi sono onestamente compiaciuto. Abbiamo fatto un bel lavoro, ma giudicherete voi. Buona giornata a tutti, blogghisti amici miei o amici immaginari.
Nando
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