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Pasquale. Addio a un grande amico
Avevo chiuso con le “cose belle dal mondo” e volevo
continuarvi l’elenco. Lo farò. Ma oggi non posso. Oggi questo blog piange
l’amico Pasquale Pirone, così più giovane di me…Da ieri i suoi occhi non si
riapriranno più. Fummo insieme nella Rete, in Italia democratica, poi nella
Scuola di formazione politica “Antonino Caponnetto”. Soprattutto siamo stati
amici veri, con lui e la sua splendida moglie Daniela. Lasciate che gli dedichi
qualche riga, in fin dei conti questo è un blog speciale, pensato per gli amici
e non per fare dibattiti o polemiche pubbliche.
Pasquale è stato un vero intellettuale, con alcune caratteristiche particolari.
Era cattolico, e questo lo portava a confrontarsi continuamente con il rapporto
fede-politica-impegno pubblico, un tema che lo tormentava non avendo egli
particolare stima dei politici “cattolici” della sua città, Avellino. Era,
appunto, meridionale, e questo lo spingeva a interrogarsi in modo pressante sui
percorsi di rigenerazione possibili per la sua terra. In più era un educatore,
un grande educatore, tanto che viveva di ripetizioni private, cercato dalle
famiglie non solo per le sue competenze disciplinari ma per la sua capacità di
motivare gli adolescenti alle fatiche dello studio.
Ho avuto la notizia da una nostra cara blogghista ieri, appena finito il
dibattito a San Pellegrino alla festa della Tavola per la Pace della Val
Brembana. Sono rimasto senza parole, e forse per la prima volta nella vita non
trovavo nella folla nessuno con cui parlare di quel che era accaduto. “Sto
bene, grazie, all’università tutto bene, domani inizio il corso”, “Sì, è stato
un bel dibattito”, “L’assemblea a Bergamo è andata bene”, e pensavo ad altro e
non sapevo a chi dirlo. Si scoprono sempre nuove solitudini. A Pasquale
dobbiamo molto. A Daniela (e ai loro ragazzi) dobbiamo un abbraccio che non
finisca nel tempo.
Nando
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