Montefiascone, ovvero l’Italia civile. E noticine sull’Addaura e su Landini

 

Cari amici, prendete nota. L’Italia civile sta a
Montefiascone, provincia di Viterbo, istituto superiore “Carlo Alberto dalla
Chiesa”. E non lo dico perché la scuola fu intitolata a mio padre trent’anni
fa, alla presenza (e me la immagino in quell’occasione…) di mia nonna. Ma
perché in quell’istituto trovate tutto quello che occorrerebbe per costruire
una società senza mafia: progetti, partecipazione, preside e insegnanti
entusiaste/i, fantasia, ascolto, ragazzi che si appassionano. Mi è bastato un
colpo d’occhio. Appena sceso dall’auto che mi accompagnava ho capito che avevo fatto
bene ad accollarmi la fatica di arrivarci. Me lo chiedevano da anni due
insegnanti, ci eravamo fatti pure le foto insieme molto tempo fa sulla nave
della legalità del 23 maggio, visto che con i loro progetti vincono il viaggio
regolarmente. Finché è scattata in me la molla morale: devo andarci.

Bisognerebbe vedere il filmato contro l’indifferenza che hanno realizzato. Dovreste
sentirli cantare insieme, guidati da Federico il grande, a centinaia, i “Cento
passi”, la bella canzone dedicata dai Modena a Peppino Impastato. Poi, che vi
devo dire, sapere che un gruppo di loro ha lavorato su questo Blog ha scatenato
in me ogni forma di vanità. Brave, bravi, così si fa; mica quei tweet del
piffero…E bravo anche il sindaco che non demorde sugli abusi edilizi.
Ho scritto sul “Fatto” della mia preoccupazione per Scarpinato (l’articolo è
qui accanto). E ho sottolineato quel che altri, meno allenati, non avevano colto.
E cioè che la lettera messagli sulla scrivania da mani criminali è datata 3
settembre, con il peso evocativo che può avere quella data (ecco perché non si
può parlare di mafia senza conoscerne la storia, non c’è niente da fare…). E ho
scritto che la lettera ricorda le borse di tritolo dell’Addaura per Falcone. Dunque:
3 settembre, Addaura. Bene, ieri sera leggendo un testo di Falcone per lavoro
ho trovato esattamente questa frase del giudice subito dopo l’Addaura: “mi
sembra di ritrovare il clima che preparò l’uccisione di dalla Chiesa”. Ecco il
collegamento fatto da lui. Non molliamo un attimo l’attenzione.
Oggi ultima riunione organizzativa per il Piccolo. Poi si partirà con le prove
e di quelle qualcosa mi vorrò vedere. Ma in queste settimane mi voglio vedere
tante cose. Soprattutto come si affanneranno in decine di figure a saltare sull’ipotesi
di un partito di Landini, così da strangolarlo in culla, secondo le migliori tradizioni,
soltanto con l’annuncio della loro presenza. Mi sembra di vivere in una bolla
politica, come mai prima;  mentre il
paese vive in carne e ossa le sue contraddizioni e le sue disperazioni, come
mai prima. Buona settimana a tutti.

 

Leave a Reply

Next ArticleIl grasso che cola e l'Expo. Don Ciotti in Statale. E Rino Giacalone in tribunale...