Riccardo, la leggenda del Santo Bevitore

Qui accanto trovate l’articolo che ho scritto ieri su Riccardo Orioles per Il Fatto Quotidiano. Il protagonista mi ha fatto avere a stretto giro di posta una nota di suo pugno su come vorrebbe essere ricordato nei secoli. Eccola:

"Di Riccardo, infine, voglio ricordare l’eccezionale resistenza all’alcool. Fedele alle tradizioni di una stirpe che tanto apprezzò nei secoli l’opera di Bacco,  non si tirò mai indietro di fronte al brandy nè dinanzi alla grappa, contribuendo validamente alla causa dell’internazionalismo proletario con un coscienzioso consumo sia di rum che di vodka. Amante del Barolo e del Verdicchio, del Sangiovese, del Merlot e del Cannonau, nonchè del Montepulciano tanto d’Abruzzo quanto di Toscana, Egli predilesse tuttavia – nulla negando agli sforzi di altre regioni d’Italia – il forte e robustoso Nero d’Avola, di cui nei suoi ultimi anni fu valente e mai domo bevitore. Possa la sua Sicilia ricordarlo per questo e rendere il giusto omaggio a colui che sostenne gran parte della battaglia dell’Isola contro l’acqua in bottiglia e la Coca-Cola. Esempio e monito, ecc.".
 
🙂

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