Profumo di storia a Cracovia. E aria di disfatta dall’Emilia

 

Ebbene sì, sono stato a Cracovia tre giorni, e qualcosa la
Biondina vi ha fatto vedere su fb mio malgrado. Ero ospite di un convegno sulla
legalità organizzato dall’Istituto italiano di cultura all’estero, ora retto da
Ugo Rufino,  
appassionato intellettuale
della Magna Grecia con marcia nordica. E’ stata un’ottima occasione per
allacciare rapporti anche con l’università locale, la più antica di Europa,
dopo quella di Bologna. Non per nulla ho scoperto che vi si insegna “sociologia
delle organizzazioni criminali” da qualche anno prima che la introducessi io in
Italia, anche se lì non se ne scrive e non vi si fa ancora ricerca (e invece ci sono le società campane di "protezione", e i capitali investiti in negozi inneggianti alla mafia o a Corleone). Cracovia è
bellissima e profuma di storia. Storia della cultura austriaca soprattutto, ti
spiegano. Non vi racconterò qui la vicenda della Polonia, che vi potete tranquillamente
leggere sulla Garzantina. Assicuro però che si sente nell’aria l’eredità dura e
dolorosa di ere di spartizione, di totalitarismi che si sono dati il cambio. La
gente è molto ospitale. La società è vitale. Il paese cresce e tutti
testimoniano che, diversamente dal nostro Mezzogiorno, spende benissimo gli
aiuti speciali che gli giungono dall’Unione europea. Ma non diresti che vi sia
un popolo allegro, come invece a Belgrado, che pure si deve riprendere dalle
sue ferite. Visitata, tra l’altro, anche la fabbrica di Schindler. Esperienza
forte. Che trasmette l’impulso irresistibile di maledire non solo i nazisti, ma
anche l’umanità che ci venne a patti o li scelse liberamente e che ancora oggi prevede
come regola itinerante sul pianeta il genocidio e lo sterminio di massa.

In ogni caso penso di tornarci, si è ben parlato di un gemellaggio
universitario. Progettare sempre, amici miei. E infatti sempre lì si è
progettata con alcuni ospiti, tra cui i grandi Raffaele e Simmaco, la prossima
università itinerante nella terra che fu dei casalesi. Previsioni: verso marzo.
Prima di partire mi sono comperato due statuine di legno (due suonatori) per il
mio pregiato presepe prossimo venturo. E sono tornato in tempo per vivere con
qualche emozione le date del 3 e del 4, rispettivamente la prima del Piccolo di
cui già vi ho detto e la laurea ad honorem ai tre “don” in Statale, di cui pure
vi ho detto.
E visto che siamo planati sulle nostre cose domestiche, volete sapere che cosa penso
delle astensioni in Calabria e soprattutto in Emilia? No? E io ve lo dico lo
stesso: questo è l’indizio di un terremoto che scuoterà il sistema politico e prima
di tutto il pd, altro che “fatto secondario”. Ma l’avete presente la storia
della partecipazione politica e civile in Emilia? E’ come dire che in Val d’Aosta
hanno messo al bando la fonduta. E’ caduto da cavallo anche Grillo. La fretta,
e ancor più l’insipienza, fa i gattini ciechi. Per la politica occorre materia
grigia, occorrono cultura e pensiero lungo. I soldi e il carisma eccentrico
fanno vincere le campagne elettorali. Poi ti ripeti allo specchio che hai
vinto, che hai vinto, che hai vinto, mentre la gente ti lascia solo.

 

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