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Un americano alla corte di re Artù. Auguri ai blogghisti!!
Auguri auguri auguri!!! Buon anno, buon 2015 a tutti i
blogghisti che hanno verso l’Anfitrione sentimenti di amicizia o simpatia (ma è
ammessa anche la deferenza…). E discreto 2015 anche a chi non mi ama o mi
detesta. A chi sta sulle stesse postazioni civili mando invece l’augurio che ho
appena mandato a Padellaro, direttore insigne del “Fatto”: “Ci meritiamo almeno di continuare a essere
come siamo…Non è da buttar via…”.
Spero che tra un’ora non si scatenino i fan dei fuochi d’artificio, specie se
incontinenti e incompetenti. E che si faccia grazia ai cani e agli animali
domestici dei minuti di tuoni artificiali che li terrorizzano. Detto ciò
attendo di ascoltare l’ultimo discorso di fine anno di Napolitano. Sono curioso
di sentire il giudizio che darà di questa corsa all’oro del dilettantismo che
si è scatenata sotto i suoi occhi.
Che faccio stanotte? Starò con amici carissimi di una vita: Franceschiello e
Fabrizia. Ed entro domattina finirò di leggere “Un americano alla corte di re
Artù”, capolavoro per l’infanzia di Mark Twain. Me lo regalò quattordici anni
fa Paoletta Melampica, con tanto di citazione di Riccardo l’Orioles, tratta dal
capitolo che gli avevo dedicato su “Storie eretiche di cittadini per bene”. Mi
rimbrottava Riccardo: “A te è piaciuto?
Come, non lo hai letto? C…., ma non lo ha letto nessuno? Ma è come ‘L’Isola del
tesoro’. Non se ne può fare a meno”. Ecco, dopo un po’ di tempo (…) l’ho preso
in mano e ho trovato quel buon sapore di letteratura che non esiste più.
Profonda; semplice e maneggevole ma profonda. Bisognerebbe farla leggere a metà
del nostro governo, che ha quasi l’età ma soprattutto la mente che Mark Twain
intendeva educare.
In ogni caso facciamoci compagnia nella notte del nuovo passaggio. Che non
siano auguri nevrotici o gaglioffi. Ma sentiti come il dialogo ravvicinato sul
blog di questi giorni (vedi post precedente). Però, amici, vi devo dire anche
una cosa: 3 visitatori più cinque visitatori ogni due-tre minuti, a quest’ora del
31 di dicembre la giornata ha già fatto registrare più di 500 visitatori.
Insomma, anche a Natale la gente un po’ si muove. Speriamo che si muova anche l’Italia.
Ritmo, ragazzi, come dice il capo del governo, ritmo. E soprattutto buon 2015,
di cuore.
Nando
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