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A Berlino, a Berlino!! E nota sull’ennesimo aereo di Stato
E così si va a Berlino! Credo di non avervelo ancora detto.
Ma fra tre giorni parto per la grande avventura: tenere un corso intensivo
sulle organizzazioni criminali mafiose alla celebre Humboldt (tra gli allievi Marx e Bismarck, hai detto
una sverza…). Invitato dal dipartimento di italianistica, durata del corso un
mese intero. Sono curioso- curiosissimo di vedere e capire. Non credo che avrò
molti allievi: materia insolita, lingua italiana (essendo italianistica),
orario da grande freddo (8 del mattino in gennaio-febbraio). Ma sono lo stesso
molto curioso dell’esperimento in sé, che mi ha richiesto l’allestimento di un
corso per molti aspetti nuovo. Sia perché certi concetti bisogna pensarli anche
per un pubblico che non legge i giornali italiani; sia perché bisogna parlare
anche del caso tedesco; sia perché il taglio richiestomi è quello degli studi
culturali, dunque con spazio a letteratura, cinema, etica pubblica e mentalità
collettive.
Voglio capire come si può sensibilizzare un paese che sembra avviato a ripetere
pari pari la grande rimozione della Lombardia di questi ultimi trent’anni.
Dovrò per questo prendere e sviluppare contatti, e su questo mi sta aiutando l’infaticabile
Sarah Mazzenzana, mia laureata ottima e attiva a Berlino con “Mafia nein danke”,
l’associazione nata dopo la strage di Duisburg. Il 15, anche, presenterò alla
libreria italiana il mio “Manifesto dell’Antimafia”, che con orgoglio
indicibile vedo sempre più usato per la formazione delle giovani menti
antimafiose, e anche di molte buone menti adulte. Insomma, ora che si stanno
ottenendo risultati al nord, passiamo alla Germania. Per la lezione sulla “Mafia
uccide solo d’estate” mi dicono si sia prenotata pure una prof delle superiori
con alcuni allievi. Bellissimo.
Poi c’è Berlino, città che mi piace assai, dai magnifici spazi e dalle
magnifiche geometrie, oltre che dai magnifici caffè, e che un po’ vorrei
godermi, alla faccia del freddo che mi dicono polare. Ma anche da lì vi terrò
al corrente delle mie cose, cari amici blogghisti.
P. S. Nota sull’aereo di Stato di Renzi. Ma perché si fanno annunci altisonanti
sui tagli e sui dimezzamenti delle auto blu e poi si prende l’aereo di Stato
per andare in vacanza con la famiglia? Sicurezza? Quattro biglietti andata e
ritorno per un’ottima scorta costano di meno, visto che non ci sono orari
ufficiali da rispettare. Il problema è che a certe cose ci si abitua…Roba veniale, intendiamoci, prevalentemente simbolica.
Ma i paesi si tengono in piedi anche sui simboli e sui gesti simbolici. Nandus
dixit.
Nando
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