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Cofferati e i brogli, da Genova a Palermo. E altre informazioni presidenziali per voi!
Leggo dalle notizie italiane che Cofferati è stato anche un po’
svillaneggiato per la sua scelta di andarsene. Ma cosa doveva fare, accettare
le primarie col trucco? Ripeto ripeto: come si agisce in casa propria, così si
agisce nelle istituzioni. Fra l’altro sono d’accordo con Landini: Cofferati
rinunciò alla leadership dei Ds, alla quale lo consacravano le masse di
elettori nel 2002-2003, proprio per un eccesso di fedeltà al partito e alla sua
unità. Ricordo bene quanto si controllò in un confronto televisivo con D’Alema.
Oggi lo accusano di stare nel partito solo se vince. Se perde con i brogli deve
tacere. Fra l’altro, a proposito, mi viene in mente una notizia che non tutti
forse conoscono: ossia che il Tribunale ha dato finalmente ragione a Leoluca
Orlando per le elezioni del 2007. Il suo avversario, il mitico Cammarata, vinse
grazie ai brogli. Peccato che poi abbia fatto lo stesso il sindaco per cinque
anni. Allora anche i benpensanti di sinistra commentarono che Luca non sapeva
perdere…
Qui a Berlino tutto bene: pioggerellina frizzante e continua, e una buona ma
sopportabile dose di freddo. Il mio amore per la città cresce ma devo pur dirvi
che gli alberi di Natale si vanno ammucchiando sempre di più nelle strade e
nessuno li raccoglie. Pensavo che li riciclassero, che li ripiantassero da
qualche parte o, alla peggio, che ripulissero tutto. Nossignori. Neanche i
tedeschi sono perfetti, a quanto pare, e questa è una consolazione.
Hanno però dei pregi. Saltano sull’immagine dell’Italia appena possono, è vero.
Oggi persone al di sopra di ogni sospetto mi hanno confessato che ai tempi di
B. alcuni di loro cercavano di non farsi sentire parlare in italiano in
pubblico, perché li avrebbero fatti a fettina sulle serate eleganti di Arcore.
Però, al tempo stesso, hanno un debole per l’Italia. La mostra su Pasolini è
stato un successone, sulla stampa perfino più di quella sui vichinghi. E anche
Napolitano qui ha conquistato molto prestigio.
Di nuovo a proposito, e di nuovo su sollecitazione sacrosanta di Giovanni
Belfiori, vi do l’indirizzo su cui potete mettere la vostra onorata firma per
la candidatura vagheggiata da Giovanni e da diversi altri amici/amiche. Perché
non dico che non mi interessa? Perché questo lo dicono (non sempre, ma molto
spesso sì) quelli che sarebbero disposti a fare ogni bassezza per riuscirci. Se
posso aiutare simbolicamente dei
cittadini che chiedono legalità nelle istituzioni perché non dovrei farlo? Oh,
l’ho detto. Grazie a Giovanni e a Edda, a Beatrice e Jerry, a Paola e a Bruno,
e ad altri che tra loro non si conoscevano, per avere pensato a me. E’ già
bello questo.
Change – Parlamentari e Delegati delle Regioni: Per
Nando dalla Chiesa alla Presidenza della Repubblica
Nando
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