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Modugno, berlinesi all’università itinerante, il plagio del secolo e la commozione di Leoluca
Rientrato alla base. Grande, amici miei, fu l’esperienza di
Berlino, dove mi è stato proposto di tornare l’anno venturo, cosa che farò con
somma letizia. A Berlino ho anche invidiato il grande Domenico Modugno. Una
notte passavo sotto un ponte in zona Alexanderplatz e ho visto un gruppo di
italiani che faceva amicizia con alcuni turchi cantando per strada “Nel blu
dipinto di blu”, ossia “Volare”. Lo cantavano tutti. Un’altra sera in un
ristorante lucano zeppo di amministratori e imprenditori italiani si sono messi
ugualmente tutti a cantare “Volare”. Felici di farlo, felici di riconoscervisi,
felici di riprendersi mentre lo facevano. Quando una canzone smette di essere
quella che vinto Sanremo o che ha venduto milioni di dischi, per diventare
identità nazionale, scatta qualcosa di grandioso. Modugno ne sarebbe stato orgoglioso.
Abbiamo festeggiato il corso berlinese con cena di saluto ai “Cento passi”. Con
tanto di sfincioni e cannoli e nero d’Avola. E poi lo abbiamo chiuso con una
lezione sul movimento antimafia in Germania, ricco di testimonianze. Stasera ho
preparato la prova scritta per gli eroici allievi che si facevano trovare in
aula alle 8 del mattino. Ma non si chiuderà tutto con questo esame. Perché,
udite udite, ben quattro studentesse del corso berlinese hanno chiesto di
partecipare all’università itinerante che ci vedrà andare in marzo a Casal di
Principe, a studiare sul posto Gomorra e il dopo-Gomorra.
A proposito di queste cose: avete mai sentito parlare di tale Michele Di Salvo?
Io no, almeno fino all’altro giorno. E con mia colpa, perché costui è invece capace
di prestazioni immense. Ad esempio della più grande operazione di plagio che
abbia mai visto in vita mia. Ha pubblicato una grande “inchiesta” sulla mafia
al nord per Repubblica.it copiando integralmente pezzi lunghissimi, colonne
intere, del rapporto fatto per la presidenza della Commissione parlamentare
antimafia dall’Osservatorio sulla criminalità organizzata dell’Università di
Milano, diretto dal vostro Anfitrione. Siccome il rapporto, scritto da quattro
miei ricercatori, da me personalmente rifinito e presentato, è stato approvato
dalla Commissione, esso è ora a tutti gli effetti documento ufficiale del parlamento.
Risultato: è stata presentata come inchiesta esclusiva la copiatura di un
documento ufficiale. Ma non è fantastico? Se ne occuperà la Federazione
nazionale della stampa. E intanto Attilio Bolzoni, vero grande giornalista
antimafia, ha mandato un bellissimo attestato di stima ai miei giovanotti/giovanottine,
ringraziandoli per quanto hanno fatto per la conoscenza del fenomeno mafioso al
nord. In Germania, oh già, per aver copiato le tesi di laurea si dimettono i
ministri.
Ultima, perché mi ero dimenticato di dirvelo, la frase fulminante con cui
Leoluca Orlando, consigliere giuridico di Piersanti Mattarella, ha commentato l’elezione
di Sergio Mattarella: “dopo trentacinque anni missione compiuta”. Da brivido.
Domani si torna a Scienze Politiche, e le giornate si allungano. Magnifico.
Nando
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