Auguri ai blogghisti! Il sonno del giusto e la sociologia da sveglio. Notizie da luoghi misteriosi

 

Auguri di Buona Pasqua amici blogghisti!
In ritardo, lo so. Ma le cose sono andate in  modo un po’ imprevisto, sconvolgendo i
programmi precisi e minuziosi predisposti da circa un mese. Siamo partiti in
quattro: io, la Biondina, Ugo e Marina amici ottimi. A presidiare la magione e
a spadroneggiarvi da par suo, è rimasto eccezionalmente il Gracco maggiore. Noi
a zonzo per giorni numero sei.
Per visitare una bellissima città che non vi
dico, perché troppi amici vi ho e sono certo che si adonterebbero assai sapendo
che ci sono andato e non gliel’ho fatto sapere. Ma non puoi visitare musei e
parchi, abbazie e stradine, se devi anche tenere le pubbliche e affettuose relazioni.
Be’, non la faccio lunga. Tempo un giorno e mi è arrivata addosso tutta la
crisi di stanchezza prodotta da viaggi e progetti, università, conferenze e
serate sulla mafia e “vieni-per-favore-i-ragazzi-ci-tengono”: a un certo punto
non riuscivo a stare in piedi, pensavo di star male, ho immaginato di tutto e
mi sono messo solo in albergo sotto una coperta. Tranne una pausa di due ore,
ho dormito dalle quattro del pomeriggio alle dieci del mattino dopo. Mai
successo in vita mia. Spossatezza purissima. Una stanchezza biblica. Finita lì?
Macché, altre dormite di rinforzo, senza problemi: testa sul cuscino e crollo.

Conseguenze: mi sono ripreso, ho mandato mentalmente a quel paese chi
recentemente mi ha ammonito che “ogni tanto bisogna sapere gettare il cuore
oltre l’ostacolo” (lo faccio da una vita, grazie del consiglio), e sono
fioccati i rimproveri familiari, diretti e telefonici, sull’eccesso di impegni.
In ogni caso, ora tutto bene. Sono su una bellissima isola misteriosa, che ha
ammaliato scrittori e pensatori, tra vento e pioggia e incanti di natura, e
progetto il corso nuovo di zecca che partirà giovedì prossimo di “Sociologia e
metodi di educazione alla legalità”. Me lo sto curando nei dettagli giorno per
giorno. Tra ieri sera e stamattina ho realizzato che vi hanno diritto di
cittadinanza anche Gentile e Gramsci, Bobbio e Pasolini, e mi ci sto
attrezzando mentre annoto le testimonianze importanti che devo (o dovrei)
chiamare in aula. Mi entusiasma il solo pensiero di crearlo dal vivo. Ecco
dunque perché il calendario è scivolato e gli auguri vi giungono amabili,
riposati, freschi, riconoscenti, sinceri, complici, amichevoli, partecipi,
solidali e intergenerazionali con un giorno di ritardo. Sorry…
E a proposito di “intergenerazionali”: che bello ricevere tanti auguri da
laureati recenti e anche di tanti anni fa. Spesso penso che alla fine, con
quello delle amicizie belle accumulate nel tempo, sarà questo il mio
inestimabile patrimonio. E, aggiungo, non c’è nessuno che se lo possa comprare,
che ne possa diventare azionista, che ci possa lanciare un’opa. Infine, sempre
a proposito di patrimonio (morale), riformulo qui la pubblica domanda: c’è per
caso qualche cooperativa interessata a comprare 500 copie del mio “Manifesto
dell’Antimafia”? Assicuro che è una lettura utile e piacevole….
P.S. Quanto all’esperienza della Scuola di giornalismo, ne parlerò a breve. Ora
godetevi i resti delle uova e i canditi delle colombe…

 

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