Il guizzo di civiltà in Rai e la vergogna dell’Olimpico

 

Bravissimo Franco Di Mare a
Unomattina oggi! E dunque piena solidarietà, assoluto sostegno di questo blog
al giornalista Rai: il quale senza ipocrisia ha attaccato lo striscione indecente
e vergognoso comparso sabato nella curva romanista contro la madre di Ciro
Esposito, il tifoso napoletano ucciso proprio a Roma da un ultrà imbelvito e
lasciato in libera circolazione nonostante i precedenti.
L’accusa a una madre
di lucrare sulla morte del figlio solo perché chiede giustizia e non si
arrende, e fa interviste per denunciare disperatamente quel che non viene
denunciato dai nostri ridicoli presidenti di società, rientra a pieno titolo
tra le culture barbariche (nelle quali rientra a sua volta la cultura mafiosa).
Sono loro a esigere infatti che chi subisce la violenza soffra e taccia, unica
condizione perché gli assassini o i loro complici gli riconoscano “dignità”. Ma
senza dignità in questa fetida storia è solo lo striscione apparso all’Olimpico.
Chi lo ha scritto e srotolato sarà anche una esigua minoranza. Però la
maggioranza dei “veri sportivi” non è insorta, non l’ha fischiato. E le “autorità”
sportive non l’hanno fatto rimuovere. I delitti hanno sempre un loro preciso contesto
culturale. Come dico sempre: distinguere senza separare, unire senza confondere.
P.S. Oh, per chiarire: non sto chiedendo a nessuna cooperativa di comprare i miei libri. E’ che visto che ne han comprate 500 di quello di D’Alema…Giusto per punzecchiare un po’…O no? 

 

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