Quant’è bella giovinezza…Appunti di vita e di master

 

Che meraviglia la giovinezza. Bisognava essere ieri sera a
Pisa, invasa come ogni venerdì da maree di studenti. Ci sono arrivato un poco
esausto verso le dieci e mezzo. Prima, come vi avevo anticipato, ero stato al Salone di Torino a
presentare con Gian Carlo Caselli e Diego Novelli il libro di Franco La Torre
su suo padre, Pio La Torre, “Sulle ginocchia” (gran pubblico e grande Franco).
Poi ero passato di corsa da Scienze Politiche a Milano per la chiusura del
Laboratorio di giornalismo antimafioso, ricco di nuove promesse e seguito magistralmente
in veste di tutor da Martina Mazzeo. Quindi partenza per Firenze e cambio per
Pisa, dove stamattina dovevo tenere una lezione al master sulla corruzione
diretto da Alberto Vannucci, in assoluto il più alto politologo italiano, da
poco nuovo presidente di Libertà & Giustizia. Ebbene, arrivato in stazione
mi sono trovato un fantastico comitato di accoglienza, costituito da sei-sette
studenti più il giovane tutor Marco (ma sì, lo dico il cognome: Antonelli).
Quindi tutti a piedi, in mezzo a serpentine e gruppi di giovani in festa, alla ricerca
(noi) di una birra da bere seduti in una piazza, e lì ci hanno raggiunto altri
studenti. Datemi retta, le cose più belle nascono per caso. E’ stata una serata
deliziosa, con questi giovani ipermotivati, allegri e gentili, e contenti (mi
sembrava) di trascorrere la serata con il vostro Anfitrione. Tra loro c’erano anche
Adelia, mia laureata ottima di Lamezia, e Mattia (nel senso di Mercuri), mio ex
studente di pregio. Prima la birra, poi l’amaro, poi il doppio amaro, in un
clima di divertimento impegnato che poche volte si vive. E, intorno, questa
giovinezza che ovunque esibiva se stessa come la cosa più naturale di questo
mondo e invece era una scena bellissima, un inno alla vita. Ci penso spesso
anche quando scendo nel cortile di facoltà, e li vedo, i giovani, che parlano e
leggono e si corteggiano. Non ho invidia, né rimpianti. Ogni età ha le sue
gioie. Nostalgia sì, ne provo; della mia giovinezza però, e ci mancherebbe,
perché fu bella e combattiva assai. Provo invece un senso di pienezza nel
contemplare quella di oggi e nel farmene inondare. Dà un senso a quel che
faccio, anche se “loro” non lo sanno. Strana cosa, i rapporti tra le
generazioni…

 

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