Solenne dichiarazione. Il pestaggio di Nando. E il grande convegno di mercoledì

Anche i cookies ci volevano, o quel che l’è.
Ricevo la mail di una brava studentessa che mi dice “lei è fuori legge, la
invito a mettersi in regola”. Ma di che stiamo parlando?, mi chiedo. Che
diavolo sono questi cookies, che inizio a vedere evocati ovunque un po’ come i
famigerati “mitili” del colera del ’73 a Napoli, nessuno sa cosa siano e tutti
ne parlano? Poi un altro bravo laureato mi tranquillizza: secondo la legge Lei
non dovrebbe essere incluso tra i destinatari dell’obbligo. Insomma, la faccio
breve: questo non è un sito istituzionale e nemmeno commerciale, non raccoglie
informazioni su chi lo frequenta e su chi accede, non trattiene e non comunica
nessuna informazione a nessuno. Ciò solennemente dichiaro e per ora mi basta.
Vi comunico io piuttosto che l’altra settimana il valoroso Nando Benigno, l’oste
filosofo di Brindisi, direttore della Scuola di formazione politica Antonino
Caponnetto, alla testa dell’antimafia brindisina, è stato vittima di un agguato
notturno. Gli hanno speronato l’auto mentre tornava a casa, l’hanno buttato
fuori dal ciglio della strada, poi ne hanno fatto una maschera  di sangue pestandolo selvaggiamente solo in
faccia, alla fine si sono ricordati di portargli via il portafogli per
inscenare la rapina. Ha avuto solidarietà universale, il grande Nando,
soprattutto dai suoi ex studenti in giro per il mondo. Non ha drammatizzato e
anzi già il giorno dopo, pur con le tumefazioni in volto, pensava a come
organizzare l’appuntamento annuale a Milano della Scuola, per ricordare
Borsellino il 19 luglio (si farà, si farà, il mattino seminario in Comune alle
10; il pomeriggio all’albero Falcone-Borsellino di via Benedetto Marcello).

Questo faccia riflettere quanti, dopo l’arresto dell’ex senatore Lorenzo Diana
(ragazzi, che pena per chi l’ha conosciuto…) si sono affrettati a dire che “aveva
ragione Sciascia”. No, il bersaglio di Sciascia aveva un solo nome: Paolo
Borsellino. Chissà perché lo si dimentica sempre…E l’antimafia, che pure ha il
suo bravo circo, come denuncio beccandomi insulti da anni, non è un cumulo di
profittatori. E spesso qualcuno, senza scorta, paga davvero.
Con l’occasione vi do una notizia di quelle buone e succose. Ed è che mercoledì
mattina a Scienze Politiche di Milano, ore 9, si terrà per iniziativa di Cross
(come cos’è, sacripanti? È l’Osservatorio sulla Criminalità organizzata dell’Università!)
un convegno sulla cooperazione penale europea contro le mafie transnazionali. Innovativo
come tema. Programma e ospiti di rilievo, andare a vedere su
www.sps.unimi.it. Si parla in libertà ma qui
si continua a studiare e costruire conoscenze e proposte, mica sorbole. E con
ciò bentrovati a tutti!

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