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Fiori in via Carini. Pensierino sul comune cittadino
Via Carini. Il Comune di Palermo è intervenuto a riparare lo sfregio. Le foto che, attraverso Rita, ho ricevuto dal sindaco Orlando parlano di un inedito decoro, di un sentimento di riconoscenza. Dopodiché, insisto, se avessi un luogo così sotto casa o sul mio marciapedi, sarei io come cittadino a curarlo… Per capire che cosa penso, ecco quello che ha scritto una mia amica e collega bolognese, sociologa del diritto, dopo avere letto della vicenda. Certo, lei, di nome Stefania, ha chiamato suo figlio Carlo Alberto. Ma sono sentimenti che potrebbero avere milioni di cittadini. Almeno credo.
"Tutte le volte che mi capita di andare a Palermo, passo da Via Carini. È il mio appuntamento fisso con quella lapide di bronzo. Vado per rivedere il Generale chino a proteggere la giovane moglie.
Tutte le volte il piccolo portafiori è vuoto. E tutto diventava ancora più triste. La cosa che più mi fa rabbia, e che verifico, tutte le volte, è che a pochi metri c’è una piccola nicchia con una madonnina allestita con tantissimi fiori freschi.
Tutte le volte vado dal fioraio davanti all’Ucciardone e prendo un piccolo mazzo di fiori e lascio questo mio umilissimo dono al Generale che non può sentirsi solo anche ora.
Riguardo il bassorilievo con un peso al cuore. Ora sembra meno vuoto. Arrivederci Generale. Ci vediamo la prossima volta che passo per Palermo."
Nando
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