Italia civile. Salviamo i “Dialoghi di Trani”

 

Salviamo i “Dialoghi di Trani”. Credo che molti blogghisti abbiano sentito
parlare di questa manifestazione culturale. E’ in assoluto una delle migliori e
più suggestive rassegne letterarie che ci siano in Italia. Intelligente,
affollatissima, varia per i temi che affronta e originale per come li affronta,
si tiene nel castello Svevo a ridosso del porto e della cattedrale. Senza nulla
togliere a nessuno, non so davvero quante manifestazioni così ci siano in
Puglia e nel Mezzogiorno. Ecco, quest’anno è con l’acqua alla gola. E non
perché il pubblico le abbia voltato le spalle ma perché il comune di Trani ha
tagliato ogni contributo. Pare che davvero non possa fare altrimenti, causa il
dissesto lasciato dalle precedenti amministrazioni. Perché in Italia è da
quando avevo vent’anni che leggo dei tagli agli sprechi, ma gli sprechi
continuo a vederli, anche indecenti, faraonici, incontrastati, dagli ospedali
alla presidenza del Consiglio, e poi il meglio della cultura (e la ricerca, ma
questa è un’altra cosa) paga per tutti.
I Dialoghi si terranno lo stesso, dal 23 al 27 settembre, perché altrimenti sarebbe
una perdita per tutti. Tema di quest’anno: Generare. Con ospiti come Margarethe
Von Trotta, Boris Pahor, Odifreddi, Andreoli, Scarpinato ecc. E prospettive per
gli organizzatori (pochi professionisti del luogo) di lasciarci le loro
sostanze. Essendo uno a cui questo è successo dieci anni fa (Mantova Musica
Festival, do you remember?) e che ancora ne paga in qualche misura le spese,
qui rilancio la richiesta di aiuto che mi giunge da Rosanna Gaeta, l’inventrice
del Festival. Si è aperta una piattaforma di crowdfunding, ossia raccolta fondi: crowdfunding,idialoghiditrani.com. Chi può aiuti direttamente, chi non può faccia passaparola.

 

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