Radiare Orioles…Indecenze italiane (e ultimi giorni per il grande corso di specializzazione!)

 

Così Libera e don Ciotti hanno reso onore a Riccardo
Orioles. Sono questi i momenti in cui ti rendi conto che cosa voglia dire avere
un’associazione nazionale antimafia. Qualcuno che colga il senso di un’ingiustizia
e intervenga subito. Come forse avete letto sul Fatto e in rete, l’Ordine dei
giornalisti siciliano aveva deciso di radiare Riccardo Orioles, uno dei più
grandi giornalisti italiani, per morosità nel pagamento delle quote, poco più
di mille euro. Che Riccardo non ha pagato perché quei soldi non se li può permettere
(al di là di quel che pensi sull’Ordine medesimo). Orioles, per i pochi che non
lo sapessero, è stato uno dei protagonisti di quella straordinaria vicenda
editoriale-culturale-civile che sono stati “I Siciliani” di Catania di Pippo
Fava. Scrive come pochi, ha cultura come pochi, è giornalista geniale e
generoso come pochi ma, appunto, ha fatto voto di povertà. Se ne sta con una
sua minima pensione a Milazzo, allevando decine di giovani giornalisti,
lottando con problemi di salute, senza chiedere aiuto per infinito orgoglio (ma
lo meriterebbe, amici, lo meriterebbe). Dirige “I Siciliani giovani”, magnifico
mensile telematico che da qualche tempo non ce la fa a uscire (ma uscirà), e in
più, mentre sopravvive, aiuta pure qualche giovane redattore.
Radiarlo per morosità, quando non si è radiato Betulla o l’amico dei clan
catanesi Mario Ciancio? In rete e sui telefoni era scattata la solidarietà, con
tanta sincera indignazione. Da noi queste cose possono succedere. Appena don
Ciotti l’ha saputo ha deciso che lo avrebbe aiutato Libera, visti i meriti
storici di Riccardo, che nessuna tivù va a intervistare, figurarsi. Nessuna
elemosina, ma il riconoscimento di una storia. Meglio così, ma non
dimentichiamo il senso generale di questa vicenda. E nemmeno Riccardo il
grande, al quale da questo Blog mando affetto sterminato a nome di tanti, e a
mia volta l’orgoglio di essergli amico.
E visto che ci sono ricordo ai pigroni che il 9 è l’ultimo giorno per
iscriversi alla nuova edizione del Corso di specializzazione post-laurea in
Scenari Internazionali della Criminalità Organizzata organizzato a Scienze
Politiche. Unico in Italia per chi voglia capirne qualcosa a livello
planetario. Come ogni anno. Con qualche novità nei programmi, a partire dai rifugiati
e dalla criminalità balcanica. Andare su
www.sps.unimi.it.
Ideatore e coordinatore il vostro qui presente Anfitrione. Forza, spicciatevi,
l’università non dà proroghe.
P.S. Se Obama metterà al bando le armi private in America giuro che gli faccio
un monumento con le mie mani. Gli basterebbe questo per passare alla storia.

 

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