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Due belle notizie e la mia scelta per le primarie. Sì, è Francesca
Intanto due belle notizie. La prima: già oggi è andato in
ristampa “Tutti gli uomini del Generale”!!!. Grandissimo. La seconda: è uscito
il secondo numero della “Rivista di Studi e Ricerche sulla Criminalità
Organizzata”, la rivista accademica che dà finalmente ai giovani, e sempre più
numerosi, studiosi della materia un luogo scientifico su cui pubblicare. Andate
e vedete su www.cross.unimi.it o www.riviste.unimi.it. L’accesso è
gratis. Temi: Mafia Capitale (con un saggio teorico del vostro Anfitrione), la
criminalità balcanica, gli osservatori antimafia, il nodo teorico-giuridico del
sequestro dei beni, e nella sezione “Storia e memoria” la relazione sulle
regioni del Nord scritta da Carlo Smuraglia nel ’94 per la Commissione
parlamentare antimafia. Ah, me la guardo, e ancora una volta mi convinco che
gettare il cuore oltre l’ostacolo è cosa buona e giusta (anche se un tantino
faticosa).
Ma, a proposito di gettare il cuore oltre l’ostacolo, qui vi dico perché ho
deciso che alle primarie milanesi voterò Francesca Balzani. Premessa. Avevo
dato a Piefrancesco Majorino la mia disponibilità ad aiutarlo. Credo che abbia
fatto un lavoro importante sui rifugiati. E che lui e il suo staff abbiano davvero
ben meritato sui beni confiscati. Ma nessuno poteva immaginare che a qualcuno sarebbe
venuto in mente di prendere l’uomo di Expo e candidarlo per il centrosinistra
come sindaco di Milano. E’ una candidatura assurda, per ragioni che dirò in
altri post e sedi. Che sfascia uno schieramento. E che Majorino non può
fronteggiare con chances di successo per il suo stesso profilo pubblico. Anche
se spero che continui a guidare l’assessorato al Welfare che ha guidato in
questi anni.
Francesca Balzani ha le caratteristiche adatte a contrapporsi a Sala. E’
esperta di pubblica amministrazione e di gestione economica ai livelli istituzionali
più alti, compresi quelli internazionali. Ha retto egregiamente il compito di
assessore al Bilancio al comune di Genova e poi al comune di Milano,
conquistando stima e fiducia generali. E’ stato il primo parlamentare europeo italiano
(non “la prima donna”, come si dice, ma proprio il primo parlamentare italiano in assoluto, in una storia di decenni) a
ricevere l’incarico di fare da relatore sul Bilancio. Di economia ne sa quanto
Sala, con la differenza che metterà le sue competenze al solo servizio delle
istituzioni e non dovrà nulla ai grandi poteri economici, che hanno fatto la
scelta opposta, e scusate se è poco. In più Sala ha dimostrato di non amare la
trasparenza (il comitato antimafia da me presieduto l’ha scritto ufficialmente
più volte, e non è stato il solo), mentre Balzani è una sostenitrice convinta delle
nuove esperienze di bilancio partecipato. Quanto alla capacità di lavoro, be’,
a Genova arrivava in ufficio alle 7 e smetteva a sera.
E poi? Ecco qua. Ha
innato il senso della democrazia e un sacro rispetto della cosa pubblica; non
dice nulla per sentito dire o per slogan ma studia tutto direttamente. Non ha
mai lavorato per la destra. Qui taccio, ma sono certo che è solo per la fretta.
Siccome la conosco da vent’anni sono sicuro che mi verrà in mente qualche altra
cosa. E a quel punto ve la dirò. Augh!
Nando
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