Messico e desaparecidos: svegliatevi bambini! E una marea di biciclette verso “Passaggio a Nord”

 

Altro che Messico e nuvole. Messico e sofferenza, piuttosto,
Messico e sangue. Se la gente capisse una buona volta che cosa sta accadendo in
quel paese, che rischia di ricadere addosso a tutto il pianeta…Ma non lo
capisce, nemmeno gli studenti messicani lo capiscono, a quanto raccontano le madri
dei desaparecidos, che ieri hanno regalato la loro terribile testimonianza alla
Facoltà di Scienze politiche di Milano. Mi domando che cosa debba succedere
ancora perché ci sia uno scatto di responsabilità collettiva, perché in queste
occasioni si registrino i pienoni che si verificano quando si parla di mafie
nostrane. Anche a Genova nel 2011, quando dirigevo il festival internazionale
dei diritti, dovetti imbattermi nella dura realtà delle 29 (29!) persone venute
ad ascoltare giornalisti e familiari messicani. E ancora custodisco come un
trofeo il libro (Los Senores del narco
,
la tilde non funziona) regalatomi allora da Anabel Hernàndez, giornalista in
trincea, in segno di ringraziamento per quella mia attenzione alla causa del
suo Paese.
Non arrendiamoci, però. Forse che non abbiamo avuto a che fare con la rimozione
delle mafie nostrane al Nord? Anzi! In proposito segnalo che domani venerdì
sera alle 21 allo Spazio Melampo si presenterà il mio libro (copertina qui
accanto) “Passaggio a Nord”. Sottotitolo: “La colonizzazione mafiosa”. Un libro
che cerca di rendere chiaro il senso della partita che si sta giocando nel Nord
Italia, altro che la storia dei mafiosi che qui vengono solo a riciclare, mica
fanno i mafiosi veramente…Credo onestamente di poter dire che oggi è questo il
libro utile ad affrontare 
con più consapevolezza
il grande appuntamento in arrivo del 21 marzo, giornata nazionale della memoria
e dell’impegno, specie in Lombardia. C’è dentro fatica e riflessione, analisi e
fantasia sociologica. E soprattutto molte cose imparate, oltre che sui libri,
andando in giro per le nordiche contrade. Dice che domani potrebbe essere lo
sciopero dei tram e dei treni. A parte che, come sempre, non è detto affatto,
io sognoo meravigliose maree di biciclette che si spostano come un’unica onda
alla volta dello Spazio Melampo. Vedrete che cosa verrà fuori dalle interviste a
me medesimo di Lorenzo Frigerio e Giuseppe Teri, due tra i migliori
intellettuali di Libera…Vi aspetto. Ultimo appuntamento prima di Messina,
epicentro della grande giornata.
Infine. Sono rimasto di sasso per lo spazio risibile dato alla morte di Luca
Cafiero. Ma dico. Capanna, Toscano e Cafiero sono stati il triumvirato del più
grande movimento di contestazione politica del dopoguerra in Europa, visto che
in Francia il ’68 durò qualche mese e in Germania un paio d’anni. Dedicargli un
mezzo colonnino significa non avere proprio il senso della storia politica e
del costume. Per fortuna che “altri giovani verranno” e chiederanno di sapere. Dai, vi aspetto allo Spazio Melampo e non
tirate fuori lo sciopero, ché potrei fulminarvi con saetta sapiente.

 

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