Bruxelles. La Meglio Gioventù. E Basilio candidato sindaco
Bruxelles, prima di tutto. L’ Isis che ammazza assetata di
sangue (esattamente!) e che infliggerà violenze gratuite ad altri innocenti,
senza risolvere di un grammo le ingiustizie patite dai diseredati del mondo
arabo. Dovrebbe essere la prima questione politica dei governi. Ma i governi
giocano sotto i riflettori televisivi tra battute demenziali e polemiche di
partito. E’ incredibile. Proprio ieri sera ci siamo collegati via Skype con
Bruxelles durante “La Meglio Gioventù”, sesta edizione dell’appuntamento creato
da me medesimo per presentare alla città le tesi migliori in Sociologia della
criminalità organizzata. Una di queste era di Francesca Festa, ragazza prodigio
che sta facendo stage a Bruxelles. Ieri mattina è scesa alla fermata della
metropolitana venti minuti prima dell’esplosione. L’abbiamo tutti applaudita. E
si è emozionata. C’erano anche il presidente della commissione antimafia
regionale Gianantonio Girelli, il sindaco Giuliano Pisapia e il presidente del
consiglio comunale Basilio Rizzo. Ditemi voi: ma in quale città un laureato può
raccontare la sua tesi in pubblico davanti al sindaco? Bello, sono proprio
orgoglioso (qua la mano, vecchio arnese…) di questa invenzione.
E a proposito di Basilio Rizzo. Ora è sicuro: si è candidato a sindaco di
Milano. Porterà al voto chi non ci sarebbe andato, e renderà così un nuovo
servizio alla democrazia. E dico “nuovo” perché Basilio di servizi alla
democrazia ne ha resi molti. La sua è la storia del consiglio comunale pulito
di Milano. Più di trent’anni senza mai essere sfiorato da un sospetto, da una
diceria. E passati, al contrario, a difendere l’onore della città davanti alla
corruzione, a Tangentopoli, e alla mafia. A lui tanti anni fa, dunque -come si
dice- in velo di ignoranza, ho dedicato un capitolo del mio “Storie eretiche di
cittadini per bene”, Einaudi (leggetelo, sacripanti!). Ho visto che hanno
sottoscritto l’appello per lui molti amici che stimo. E al tempo stesso vedo
che c’è chi cerca di svilirne la candidatura dicendo che è lì da tanto tempo,
che bisogna cambiare. E no, proprio no! Se uno fa bene-benissimo il
rappresentante del popolo io non lo cambio affatto, soprattutto per metterci uno
che non ho mai sperimentato. Basilio ha fatto bene anche il presidente del
consiglio comunale, durante l’era (ahimé breve) di Pisapia. Garantendo tutti e
non difendendo le scelte discutibili. Talora dissociandosi per coerenza. Io
credo che meriti riconoscenza, altro che storie… Anzi, mi viene in mente,
pensando a lui, una frase che lunedì scorso è stata proiettata su schermo alla Scuola
Ufficiali dei Carabinieri mentre intitolavano a mio padre la biblioteca della Scuola
Ufficiali (cerimonia bellissima). Diceva questa frase: ci sono uomini che
lottano un anno intero, e sono bravi; ci sono uomini che lottano due anni
interi e sono più bravi; ci sono uomini
che lottano la vita intera, e sono più bravi di tutti, sono gli indispensabili. Firmato Bertolt
Brecht. Ho pensato: però, mica male questo Brecht. Poi ho pensato: però, Brecht
citato dai Carabinieri. E infine ho pensato: meno male che ci sono uomini che
lottano tutta la vita.
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