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La lezione di Sadiq Khan. La politica italiana e lo sconcio del “se no chi c’è?”
Dunque viva Sadiq Khan, nuovo sindaco di Londra. Pakistano, musulmano, inglese di seconda generazione. Laburista. Personalmente do importanza straordinaria a questa notizia, che per qualcuno, mi sembra, è solo di colore. Ma su questo vi rimando alla mia rubrica del lunedì su Radiopop (come a che ora? ma alle 9, zucconi!).Qui mi interessa invece chiederci e chiedervi: ma chi era Sadiq Khan fino a due anni fa? E l’anno scorso? E fino a pochi mesi fa? Risposta: era un candidato destinato alla sconfitta, un perfetto outsider. Mentre ora rischia comprensibilmente di diventare un punto di riferimento per la politica europea, e qualcosa di più.
Ecco, in Italia viviamo invece l’ennesima fase di autoassoluzione dalle nostre complicità e dai nostri servilismi politici, invocando lo stesso stato di necessità che sentivo invocare ai tempi di Andreotti: se non c’è lui, chi c’è? E se non c’è Craxi, chi c’è? E se non c’è D’Alema chi c’è? Questo interrogativo, che ha avuto un senso solo con B. (chi ha i suoi soldi? chi le sue tivù?), è il perfetto ritratto della nostra pavidità morale. L’indisponibilità ad andare controcorrente si rifugia nell’impossibilità di essere normali. Solo per Prodi c’erano sempre le alternative pronte. Ma per chi fa un uso spregiudicato del potere non ci sono mai. Renzi? I conflitti di interesse del suo governo? La Costituzione? Le quarte file di Firenze promosse ai vertici dello Stato come nemmeno De Mita con gli avellinesi? I coraggiosi allargano le braccia: ma chi c’è? Io ti darei ragione ma non si può…Non c’è nessun altro. Intanto di’ la tua opinione in pubblico, amico caro. Ogni società è ricca di energie, di persone di livello, capaci e colte e generose, anche più di chi per avventura o ambizione le governa. Azzerare le virtù di un popolo per giustificare il proprio conformismo è peccato mortale. E’ uno sconcio sul piano intellettuale. Viva dunque l’outsider che prima “non c’era”. Viva i londinesi che ci hanno messo in riga. E anche viva Ludovica, ragazza milanese studentessa a Londra, che ha fatto parte dello staff di Khan. Mentre da noi si intruppano solo i fedelissimi marpioni. Perché se no “chi c’è?”.
Nando
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