Giovanni Falcone
23 di maggio. Nel 1992 fu la voragine sull’autostrada Palermo-Punta Raisi, località Capaci. Mancavano pochi minuti alle 18. Fu lo sbandamento di un paese che da settimane non riusciva a trovare il suo presidente della Repubblica. Fu il dolore di molti.E ancora di più furono quelli che scoprirono di potere provare dolore per quel giudice. E molti, anche, quelli che si sentirono in fondo sollevati, senza poterlo dire.
Un giudice intellettuale come pochi, forse come nessuno. Al quale dobbiamo tanto. Nel mio corso in università la sua è una presenza costante e preziosa. Concetti, immagini, convinzioni. Ad esempio la metafora del “cretino”, vera arma segreta della mafia nei posti di responsabilità pubblici, cercata e piazzata dai boss ma anche offerta su un vassoio d’argento dallo Stato. Soprattutto, però, l’idea che i mafiosi siano dei professionisti seri, che non possono essere combattutti da dei dilettanti. Da cui il bisogno (sissignori) di bravi professionisti dell’antimafia, altra cosa dai carrieristi dell’antimafia. In vita mia, giuro, non ho mai visto nessuno attaccato così a lungo, con tanto impegno e con tanta invidia come lui. Domani lunedì lo ricorderanno come fosse stato un eroe riverito in vita, e ci sarà chi userà il suo nome contro la lotta alla mafia.
A Palermo ci sarà la consueta grande mobilitazione. A Milano, dopo l’assemblea delle scuole al mattino nell’aula magna della Statale, i cittadini si incontreranno alle 16 all’albero Falcone in via Benedetto Marcello, davanti al Liceo Volta. E li ricorderemo tutti: Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Rocco Dicillo, Antonio Montinari, Vito Schifani. Se non potete venire, dedicategli comunque un minuto.
Lina Merlo
mi riprometto di leggere il libro.
omicron
Fu la seconda volta che piansi; la prima fu per tuo padre.
Francesco Lombardo
Certe cose non si fanno per coraggio, si fanno solo per guardare più serenamente negli occhi i propri figli e i figli dei nostri figli.
Carlo Alberto Dalla Chiesa
Maria Ferrucci
Già. Non si considera mai abbastanza l’invidia
Laura Romiti
Lo comprerò.
Enzo Iammarrone
Giudici come Falcone e Borsellino non ne’ nasceranno piu’ almeno nei prossimi trenta quaranta anni
Barbara Pujia
Eroi veri!! .Ecco il motivo
Ada Conte
Ho ammirato sempre questo grande uomo ed eccellente magistrato per la sua lotta contro la mafia e i suoi rappresentanti.ha pagato con la vita il suo coraggio e il suo impegno.molti magistrati dovrebbero seguire il suo esempio senza condizionamenti per un Italia migliore.il mio pensiero va anche alla moglie di Falcone e agli uomini della scorta.
Liliana Marolla
Ad averne uomini e Giudici come Falcone e Borsellino
Simona Forbito
Ciao Nando sono la moglie di Roberto ci siamo visti ieri sera …ho incominciato a leggere il libro è interessantissimo complimenti! !!!!
Angela Rita Privitera
W W
Gli eroi della mafia
letizia
A proposito di Professionisti dell’antimafia: stamani sei stato menzionato, più volte, durante la trasmissione radiofonica “Tutta la città ne parla” di Radio 3 da Giacomo Di Girolamo, forse anche Umberto Santino ed altri (stavo guidando…) con lode per i tuoi Corsi Universitari alla Statale che stimolano sempre nuova Ricerca.