Ballottaggi: Sala, non Sala… E’ il Consiglio che conta
Ballottaggi ballottaggi. I sondaggi volano. Ricevo inviti a non credere a quelli che girano, perché hanno solo la funzione di disinformare. Sappiamo solo, dal tam tam settimanale, che a Milano e anche a Torino si gioca praticamente alla pari. Su Roma non dovrebbero esserci dubbi, se l’aritmetica non è un’opinione. Su Napoli il buon senso dell’analista dice De Magistris, ma l’aritmetica non garantisce. Il Pd, questa l’accusa, starebbe facendo campagna per Lettieri, uomo del centrodestra un tantino discusso. Su Bologna non si mettono le mani sul fuoco, ma il centrosinistra dovrebbe sfangarla benino perché la sfidante è una esponente della Lega, partito che nell’elettorato più liberal qualche scrupolo lo insinua.
A Milano inviti e pressioni per votare Sala come mai si è visto (nemmeno per Pisapia) nelle ultime due settimane. Io personalmente ho ricevuto sette o otto inviti ufficiali al giorno, in ogni modo e su ogni indirizzo, fin quasi a non poterne più, dopo avere deciso di votarlo in nome di un consiglio comunale migliore. Come vedete, sono andato oltre la stupenda parodia che impazza in rete “è la giunta che conta, è la giunta che conta” (cercatela, vale la pena). A me basta addirittura il Consiglio. Ho notato che tranne che in un caso (Barbara Pollastrini) gli inviti a votare non sono mai stati sostenuti da una esaltazione delle qualità del candidato, il che, trattandosi di elezione diretta del sindaco, fa un po’ specie. Ma è la giunta che conta, appunto.
Il guaio è che la politica deve sì aborrire i fanatismi ma deve anche avere un po’ di fuoco, o almeno di sapore. Quando a casa mia una minestra o una pietanza (ed era raro) non aveva abbastanza sapore, mia madre spiegava che “questo sale non sala”. Noi la prendevamo in giro su questo sale che non sala. Ma a furia di cambiare città dovemmo darle ragione. In qualche città il sale non sala davvero.
Silvana De Vita
rispetto a Parisi il sale Beppe Sala
Fabio Zanchi
Ma se il sale non sala, Nando, Sala sale?
Carla Colledan
Ho votato Parisi e almeno il 60 % del mio voto è proprio dovuto all’eventuale permanere di certi elementi in consiglio, e se vi fate un giro in zona 8 un po’ più in la della fiera e del Portello, capite anche perché. Stavamo messi male prima ma con Pisapia siamo arrivati alla frutta. Confido in assessori attenti alle terre di mezzo
Massimo Giannini
Quando il sale non Sala, meglio uscire dalla sala. Chi non Sala, sale.