Terremoto. La scuola antisismica: qualche domanda

Proporzioni peggio che all’Aquila, ormai è chiaro. E ci si è messo anche il destino, che ha fatto affollare quei luoghi prima di scatenarsi. La festa dell’amatriciana, le vacanze, gli emigrati che tornano, i nipotini dai nonni, i turisti. Mi è venuta in mente quella terribile frase di Samarcanda, la canzone, sulla morte che si stupisce di vedere arrivare le persone da lontano. Su una cosa il destino però non si è accanito: sulla scuola antisismica. Non l’ha fatta crollare durante l’anno scolastico, se no sarebbe stata tragedia nella tragedia.

Solo che questa cosa della scuola antisismica (foto, Huffingtonpost) qualche riflessione la richiede. Vedete, io non voglio sospettare nulla. Vorrei solo però delle certezze scientifiche. Se una scuola, anzi un qualunque edificio, è antisismico, è antisismico alla giapponese o è antisismico all’italiana? Voglio dire: regge a un terremoto grave o regge solamente a un terremoto “così e così”? Perché quando si dice “antisismico” si pensa che non crollerà, che non si disfarà come cartone. E allora sarebbe interessante sottoporre di corsa al giudizio di una commissione di esperti internazionali le norme antisismiche richieste dai protocolli italiani; emanate, fra l’altro, solo dopo tante e tante tragedie. Sono sufficienti, quelle norme? Da quali ipotesi di scala di terremoto partono? Chi tutelano soprattutto, la gente o le casse dei ministeri o magari i costruttori? E poi, eventualmente, i materiali necessari a garantire la qualità dell’edificio sono stati scrupolosamente adottati, sono stati severamente collaudati, o per qualche ragione, senz’altro non dolosa, c’è stata in qualche passaggio una mancanza di attenzione?

Qualcuno prenderà l’iniziativa di fare picchettare da dei volontari l’area della scuola e poi di studiarsi per benino le macerie e farci il lavoro di analisi scientifica che la gravità dell’accaduto (e di quello che sarebbe potuto accadere…) richiede? Io penso che anche così si possa dimostrare di essere vicini alle popolazioni.
So che Zoro, Rai 3, è sul posto. Spero che ci dia un altro pezzo di grandissimo giornalismo di inchiesta come quello che ci diede sull’Aquila. Come vedemmo allora, se c’è sensibilità, spirito di osservazione e indipendenza basta una telecamerina….

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58 commenti

  1. Il terremoto lo provocano gli italiani, nella fattispecie, burocrati, politici ,tecnici imbroglioni e irresponsabili ,la cauta magistratura e il popolo bue che li segue,che che quando vede si volta da un,altra altra parte, paga di feste e festicciole che i vari amministratori locali propinano, invece di limitarsi a curare umilmente il territorio e ad espletare i propri compiti….Panem et circenses e tanto pianto e retorica

  2. Forse il centro storico dell’Aquila sarà completamente ricostruito dopo 10 o 15 anni, mentre tutti gli altri paesi rimarranno dimenticati. La forza e l’indipendenza dell’Italia è nel modello insediativo che si è stratificato nel corso dei secoli, ma che grazie a politiche miopi e autolesioniste, questo patrimonio viene ad essere alienato in un modo o nell’altro.

  3. Basta guardare la foto per capire che quella costruzione non ha niente di antisismico. Chi l’ha definita antisismica dovrebbe essere radiato dall’albo degli ingegneri.

  4. Gentile professore condivido la sua analisi anche a me il crollo della scuola ha suscitato parecchio stupore. Penso che sia la drammatica conseguenza di gare d’appalto al ribasso (solito vizio italiano e andrebbero ridefiniti i criteri delle gare) Opere eseguite con materiali scadenti grazie a qualche commissione di gara compiacente! Una scuola non può crollare così dopo una recente ristrutturazione antisismica.

  5. …e poi tanto chi fa i controlli ha sempre bisogno..e poi c’è quello che chiude un occhio..e poi c’è quello amico di un mio amico che basta che gli dsi poco lui le fa passare tutte..e poi c’è quello del comune che tanto ha già le mani dentro che se ti segue lui…….l Italia è questa e per cambiarla ci vorranno decenni.

  6. Carissimo Nando (mi scuso per il tu ma sei per la tua storia a me familiare…), non esiste un concetto di struttura antisismica in assoluto, ma solo relativamente a…. cioè rispetto ad un sisma di progetto che si ipotizza possa manifestarsi in una determinata zona. Le zone del nostro Paese sono state classificate in Zone, per ognuna delle quali può esserci un sisma di una certa magnitudo. Questo provocherà delle sollecitazioni strutturali in loco che dipenderanno poi da diversi altri fattori. Tra l’altro, altezza dell’edificio e sua forma in pianta, presenza o meno di nuclei irrigidenti, di aperture, di interventi fatti sullo stesso nel corso degli anni, la sua destinazione d’uso, etc etc etc. Se avete domande posso provare a spiegarvi.

  7. Penso solo che non è possibile assistere a queste tragedie siamo nel 2016 dove la tecnologia ha preso il sopravvento ..Non è giusto morire così …

  8. Nando Dalla Chiesa dovrebbe sentire le risposte date da Tozzi in merito a una domanda simile. Le norme antisismiche in Italia sono recenti e hanno superato i criteri delle norme vecchie. In fatti come questi della scuola e pure della chiesa inaugurata addirittura il 13 agosto scorso ovvero pochi giorni fa ci vuole la magistratura . Perché l ipotesi di un terreno particolarmente instabile su cui poggiavano questi edifici è il più improbabile. Potrebbe essere invece che pur rispettando certe regole poi all atto pratico si usino materiali impoveriti perfino i tondini di misure non idonei. Questo è per fare cresta sui costi.

  9. A questo punto, per il principio di prudenza, si renderà necessario costruire TUTTI gli edifici pubblici nazionali, a prescindere dal luogo, in aderenza alle più rigide normative antisismiche: quelle cioè previste per la zona a più alto rischio ed intensità.

  10. O quanto meno che tali norme certificano un immobile a resistere fino a quando gli occupanti scappino via senza beccarsi neanche un mattone in testa. L’antisismicita’ in Italia è la prima qualità che viene sponsorizzata dalle imprese edili…sarà vero?

  11. Bel quesito. Ci sarebbe da chiedersi se quelle norme siano state rispettate. Spesso le norme sulla carta sono adeguate poi magari non lo sono (ipotesi che faccio) i materiali usati

  12. Ho vissuto su di me il “dopo ” terremoto del 1962 nel Sannio.Per fortuna non ci furono vittime ma…quello che i rappresentanti delle Istituzioni hanno fatto a danno dei cittadini…potrei raccontarlo passo dopo passo…Si pensa soltanto al “guadagno”…tutto il resto viene cancellato.Poi tutti abbiamo assistito a ciò che è successo in Irpinia e ultimamente all’Aquila.Di fronte al “terremoto ” chino il capo …Piango per le vittime…e anche tanto per i sopravvissuti che vedranno il loro futuro sempre “nero”

  13. e’ una domanda che mi sono posta anche io e anche da domandarsi perche’ un campanile ristrutturato pochi anni fa’ e crollato su una famiglia di 4 persone e’ ora davvero di fare opere di ristrutturazione importanti di vigilare e controllare……. tanti morti tanta tristezza …….posti irraggiungibili dai mezzi di soccorso…… strade dissestate interventi al limite della sicurezza….. ospedali inagibili …….in zone ad altissimo rischio sismico e’ veramente pazzesco tante vite umane andate perdute per incuria e inconsapevolezza …………

  14. Quando una struttura è antisismica deve reggere le oscillazioni sossultorie e o ndulatorie senza gravi danni alle strutture portanti se crolla anche a 6.4 non è antisismica.
    Nessuno si chiede perché gli acquedotti romani reggono più delle autostrade appena costruite.

  15. Io credo che il problema non siano le norme vigenti e che la colpa vada ascritta a coloro che pongono in essere le opere risparmiando su determinati standard costruttivi per avere un guadagno aggiuntivo.

  16. Semplicemente hanno preso i soldi, il Comune ha fatto in modo che lavorasse l’amico dell’amico, si sono scambiati favori e abbracci ed hanno fatto la solita porcata.

  17. le norme sismiche italiane sono molto rigorose e a vantaggio di sicurezza…se il campanile che avrà diversi secoli è rimasto sù e la scuola rifatta di sana pianta pochi anni fa si è sbriciolata c’è qualcosa che non torna!

  18. Le case antisismiche che vengono costruite anche adoperando gli stessi materiali del crollo vengono costruite in modo che al loro interno ci sia una specie di cappotto in cemento armato in modo che può crollare ancora l’esterno che dà appunto valore al luogo storico ma all’interno nessuno si fa del male a Venzone o altri altri posti del Friuli ce ne sono a centinaia ed è il solo modo se si vogliono mantenere i borghi storici con le fattezze di un borgo storico

  19. Dalla foto si vede chiaramente che questo edificio non e’ nuovo…trattandosi di un fabbricato esistente potrebbe essere stato oggetto anche di una semplice ristrutturazione..in tal caso non e’ detto che sia stato adeguato a sostenere i carichi indotti da un terremoto di questa entita’…cmq come al solito i giornalisti non riescono ad intervistare un tecnico (ce ne saranno a migliaia!!)…chissa perche’?????forse perche’ fa piu effetto parlare alla cazzo come al solito…intervistare gente inesperta che spara assurdita’…mah!

  20. Ma quale antisismica? Scusate, ma a me, che sono del mestiere, mi pare una bufala. Dalla foto si vede benissimo che è un vecchio edificio che probabilmente avrà avuto dei lavori di ristrutturazione. Ce ne vuole per dire che un edificio è antisismico per poter resistere a una scossa di 6-7 gradi. Su questo terremoto si sentono cavolate a gogò (vedi anche jackpot del superenalotto), Internet e Facebook sono una fogna mediatica che specula su tutto. E il bello è che ci cascano tutti senza distinzione.

  21. Esiste solo un motivo per cui questa, che e una bufala, ha una grande platea di uditori. Quell’edificio al piu e stato sottoposto a miglioramento sismico che vuol dire che non è crollato come tutti gli altri edifici attorno pur subendo gravi danni. Non ascoltate a tutte le sciocchezze in giro ma documentatevi. Per la cronaca io le strutture antisismiche le progetto.

  22. Giusto, una commissione di esperti internazionali e non corrotti , finchè ci saranno commissioni do “esperti italiani” non riusciremo a cambiare nulla

  23. Le normative sono allineate correttamente, non a caso Norcia, a soli 17 km dall’epicentro del sisma, ha retto, senza danni e senza vittime, perchè ricostruita davvero secondo le normative antisismiche.

  24. Nel paese degli impuniti, i furbi sanno che non pagheranno mai le loro azioni criminali legate ad avidità ed egoismo di Potere. La Politica dei Mercenari li protegge, si è perso l’orientamento morale calpestando con evidenza a livello mondiale la Dichiarazione Universale dei Diritti Adell’Uomo.

  25. Guardi però che prima del presupposto scientifico c’è assolutamemte bisogno di un presupposto etico per mantenete in.piedi gli edifici e purtroppo debbo dire che forse lei ha trascurato un dato importante: alla tragedia dell ‘illegalità e della corruzione istituzionale italiana non c’è terremoto che regga.

  26. Fino a quando c’è da intaacarw dwnaro, in Italia esistono tutte le figure del mondo, in Italia, il direttore lavori, il controllore del direttore, il controllore del controllore del direttore. Quando c’è da pagare per aver svolto male il lavoro ci si perde in meandri di responsabilità e alla fine non paga nessuno. Dove vogliamo andare così? Non è bastato neanche l’esempio de L’Aquila, dove edifici pubblici erano stati costruiti con la sabbia!!! Siamo irriformabili, meglio andarsene di qui per sempre.

  27. Un piano straordinario di almeno trent’anni di consolidamento e riqualificazione urbana e territoroale, in deroga al pareggio di bilancio in costituzione (una cagata pazzesca direbbe Fantozzi) insieme a tutte le minchiate delle teorie economiche neoliberiste funzionali e utili solo all’uno percento!

  28. Purtroppo a differenza degli edifici nuovi i quali vengono eretti sin dalle fondamenta nel rispetto delle normative antisismiche , quelli esistenti e magari con strutture non in c.a. ma ancora in mattoni sono difficilmente adeguabili , ovviamente le tecniche evolute ed i nuovi materiali possono arrivare ad un buon risultato di adeguamento antisismico , ma la cosa migliore sarebbe quella di demolirli e ricostruirli. È anche possibile che non siano stati rispettati completamente i dettami progettuali ma questo lo può stabilire solo una successiva perizia tecnico-legale.

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