Tg1, America e fesserie cosmiche sul “no”
Attenzione battaglione. L’ha detto il Tg1: l’ambasciatore americano in Italia avrebbe detto che se vince il “no” al referendum ci sarà o ci potrebbe essere un calo degli investimenti americani in Italia. Bum!! Mi piacerebbe vedere dove, come e in risposta a che domande l’ambasciatore avrebbe detto una tale fesseria cosmica. Io credevo che gli Stati Uniti fossero preoccupati del livello di corruzione del nostro Paese, o della trasparenza dei mercati. Anzi, visto che nel 2008 l’FBI ha indicato la’ndrangheta come la seconda organizzazione criminale più pericolosa al mondo dopo Al-Qaeda, pensavo che gli Stati Uniti fossero soprattutto preoccupati perché questa organizzazione sta aumentando il suo controllo dell’economia in Italia anche nelle regioni del Nord. Pensavo che un paese che condanna il parassitismo e i mangiapane a tradimento ( parola di Paperon de’ Paperoni), si preoccupasse di fare affari in un paese imbevuto di burocrazie ottuse e perditempo. O in cui trionfa l’evasione fiscale, per la quale negli Stati Uniti rischi quasi l’ergastolo. Invece no. Gli investimenti caleranno, sapete perché?, se non passerà una Costituzione ridicola e astrusa, ovvero il contrario dello spirito americano, al quale piacciono concetti chiari e parole semplici.
Ma poi diciamola tutta: sapete che cosa succederà davvero se vincerà il no? Il sole subirà una rotazione di 5 gradi su se stesso e in estate riscalderà le coste danesi e finniche, lasciando al freddo l’Italia e mandando in malora il turismo nazionale. Milioni di watussi armati di zagaglie sbarcheranno con seguito di ippopotami su materassini da guerra sulle coste liguri dopo avere devastato la Sardegna (in foto dopo la conquista del porto di Genova). Onde nere di cavallette bibliche distruggeranno i nostri vigneti risparmiando solo la Basilicata. Il festival di Sanremo diventerà il festival della canzone cinese. Le Alpi marittime andranno in montagna. Insomma, un finimondo. Naturalmente per evitare tutto ciò si chiede un “sì” laico e senza guerre di religione. Non si vedeva una cosa del genere dai tempi in cui i comunisti mangiavano i bambini. Ricordate l’impavido bambino di Eduardo nel “Natale in casa Cupiello”? “Ti piace il presepe? No, non mi piace”.
Marco_B
Chissà cosa ha promesso ” Matteo” in cambio per questa dichiarazione: la firma del contratto commerciale TTIP magari ?
Lorenzo Tommaselli
Carissimo Nando, in “Natale in casa Cupiello” la persona a cui non piace il presepe è un uomo fatto!
Bruna Mencaglia
Troppo forte!
Laura Incantalupo
L’ambasciatore americano dovrebbe farsi gli affari suoi anche perché in questo momento direi che di preoccupazioni ne dovrebbe avere fin sopra i capelli.
Luigi Tufaro
Carissimo Prof. ci hanno preso per una loro colonia.L’ennesima ingerenza Americana.Mai avuto dubbi di votare No
Joe Grimaudo
Però’ chi vota no… Non si lamenti più’.
Concy Di Filippo
Ah ah ah sei un grande…