PD senza Speranza… Arrivino gli uomini (e le donne) di buona volontà. E di buona educazione

Onestamente non saprei definire la faccia di Roberto Speranza (in foto), parlamentare Pd di osservanza bersaniana. L’ho vista troppo poco; ormai non guardo la televisione se non sotto tortura, e il referendum mi ha convinto di far bene assai. Ma certo mai la definirei “come il c…”, come ha fatto oggi Roberto Giachetti all’assemblea nazionale del Pd. Non so a che titolo Giachetti, asfaltato dalla Raggi nella corsa a sindaco di Roma, possa impancarsi a giudice sferzante di qualcosa dentro il suo partito, e anche fuori. Ma l’espressione che ha usato verso un avversario politico ne dà una misura plastica, ce lo dipinge bene. Mescolato con gli insulti prodigati per mesi dal suo leader fiorentino verso chiunque, ci restituisce un’immagine desolante di partito, che già si era esaltata nei “fuori fuori” gridati contro l’ex segretario Bersani leccato a profusione fino a due anni prima. Una pulsione tanghera, da osteria, che fa male a chi questo partito l’ha sognato per anni.

Vedete, c’è un guaio nelle autocritiche che i partiti fanno dopo le sconfitte elettorali. Ed è il seguente: le autocritiche vengono fatte con le stesse categorie mentali e culturali che hanno prodotto la sconfitta. E quindi non possono che essere fallimentari anche loro. L’armamentario che ha causato la sconfitta viene semplicemente fuori in altre forme: tutto qui. Ecco dunque l’ignoranza (genuina o strumentale) della storia, fino a cantare l’innocenza di Giulio Andreotti, ecco l’ego smisurato che porta a comunicare il proprio stato psicanalitico come un fatto politico, ecco l’arroganza e la maleducazione civile che dalla Costituzione si spalma via via alle relazioni interpersonali, ecco il distacco castuale (vedi alla voce “casta”…) dalla realtà sociale del Paese. O la cecità politica, che già ha portato a vaneggiare del 40 per cento da cui “si riparte” (il Pci perse il referendum sulla scala mobile con il 45 per cento e alle successive elezioni politiche prese un ricco 27 per cento…).

Per fortuna altri si rimboccano le maniche e fanno le formiche al servizio del paese. Tra questi vi segnalo la mia assegnista di ricerca Arianna Zottarel che ieri a Novara ha vinto il premio “La Torre- Mattarella” con la sua tesi sulla mafia del Brenta e che mi ha detto che non vede l’ora di iniziare la sua ricerca sull’educazione alla legalità nelle carceri minorili per fare qualcosa di utile al Paese. Altra testa, altro cuore, altro linguaggio. Voi intanto andate a vedervi l’ultimo numero della “Rivista di Studi e Ricerche sulla Criminalità Organizzata” (www.cross.unimi.it). C’è un bellissimo saggio di Alessandra Dino, sociologa palermitana, sulla storia del movimento delle donne contro la mafia… Leggetelo. In attesa, e anzi cercando di fare venire tempi migliori…

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48 commenti

  1. Ma oggettivamente Bersani sembra un pugile suonato, e ancora Vendola…Fassina… Speranza… Ma dove volete e vogliamo andare? Sembrano tutti bolliti. Finiti. Rifaranno la sinistra del 15 per cento. Auguri.

  2. Condivido la sua interpretazione di questo scambio colorito in casa pd. Il livello del confronto ha perso moltissima quota. Sembrerebbe proprio che i difetti criticati negli avversari siano stati metabolizzati e ormai assunti come habitus.

  3. Se avete notato, da quello che hanno riportato i telegiornali, si parla di legge elettorale, ma NESSUNO nel PD ha messo in discussione la linea, nessuno ha rilevato che il PD ha perso il contatto con la sinistra ( o ch ere persone di sinistra stanno perdendo il contatto con il PD ). Pensano solo alle loro poltrone !!! Squallido

    • Qual’è il concetto di sinistra? Quello di vent’anni fa? Quello delle tasse? Quello delle correnti che pugnalano alle spalle (un baffetto a caso)?
      Il mondo è cambiato, peccato buttare certi ideali al vento perché non si è capaci di cambiare. Se volete restare al 10% fate pure…

    • Alessandro Tognoni sinistra è un modo di pensare che mette gli individui e la loro dignità al centro della società, lungi quindi dal profitto, dal denaro, dal neoliberismo, ecc. potrei proseguire partendo da Seneca fino a Marx, ma non voglio tediarti. Se sono nel 10 % mi va bene, in passato ho vissuto percentuali minori

  4. Speranza e solo un nome al servizio dei poteri bigotti e vecchi messi fuori da un partito che si rinnova. Ma….i D’alema i Bersani e compani hanno si la faccia come il …….. per definirsi dem di minoranza gioire e festeggiare per la caduta di un governo che e nel contempo il loro. ….il potere logora chi c’e la… e loro lo rivogliono.

  5. Toccare il Fondo Fa Bene!
    Toccare il fondo, spesso ci risveglia .
    Toccare il fondo sprona le persone a riprendersi la vita che desiderano e meritano.

    La buona notizia è che possiamo fare tutto questo ora e senza aspettare necessariamente di toccare il fondo.

    Riprendiamo in mano la nostra vita .

  6. Chi ha avuto la compiacenza di ascoltare tutto il discorso di Giachetti potrà giudicare , chi si sofferma al suo inopportuno anche se legittimo sfogo , non può fare una buona informazione. Giachetti oltre alla ” faccia di c” ha chiarito il motivo e quest’ultimo è condiviso da moltissimi.

  7. Giacchetti ha scelto quelle parole, poteva recriminare in altro modo e stile. Ha scelto invece l’insulto per far capire al mondo quanto sia lontano da quella “marmaglia minoritaria”. Ha strafatto, per ansia da prestazione davanti al capo. Come si può prestare attenzione a quanto dice in seguito dopo gli sputi ricevuti in faccia?

  8. E poi ci stupiamo che non c’è più educazione, poi guardi il TG, e vedi persone che dovrebbero rappresentarci, e ti rendi conto che questa gente rappresenta solo se stessi. Si insultano con parole inaccettabili. Soprattutto se vengono fuori dalla bocca di un politico. Al di la di ogni schieramento politico, ma l’autocritica dove vive? Da cittadina italiana, vi dico che non mi sono piaciute delle scelte fatte dal governo Renzi, il jobs-act ha creato più precariato che altro. Persone che hanno perso il lavoro, e so di cosa parlo, perché lo sto vivendo sulla mia pelle, non riescono a trovarlo , o se lo trovano, sono contratti di un mese o due. E la questione delle banche, gente che ha lavorato una vita, che ha investito i propri risparmi e li hanno persi, e il signor Renzi, a gente che si è anche suicidata, non ha dato risposte, non ha chiesto le dimissioni della Boschi, adesso è stata promossa. Ha rincorso i grandi imprenditori , dimenticandosi della maggior parte del paese. Un futuro per i nostri figli. Quale futuro? Forse per i figli di Renzi. Si sono dimenticati del ceto medio, che sta scomparendo. Da italiana il discorso di Renzi mi fa un baffo, non metto in dubbio che abbia dei meriti, ma in confronto a quello che ha fatto, ha perso. L’ autocritica è costruttiva se permette la crescita, se poi si vuole imporre solo il proprio volere, allora si è destinati a perdere, perché il popolo, e state ben attenti a definirlo ignorante, con il proprio voto vi può lasciare a casa, e il referendum, insegna.

    • Ha colto l’occasione per esporre un bel comizio. Ma che nesso c’é la tra le parolacce di Giachetti e l’operato del Governo Renzi anche se posso compenetrarmi della sua situazione personale

  9. a Roma si dice che “quanno ce vò ce vò. Inoltre, culo, deretano, didietro, sedere, natiche, posteriore, popò (precisamente in quest’ordine) sono tutte parole contemplate dal dizionario della lingua italiana.

  10. Estraggo dall’articolo quest’aforisma, degno di passare in proverbio: “e autocritiche vengono fatte con le stesse categorie mentali e culturali che hanno prodotto la sconfitta.”

  11. State sereni…questo PD sta mostrando il suo vero volto….liberarsi dal PD è come guarire da una nevrosi…è tempo di abbandonarlo al suo destino per sentirsi “liberi e forti”….

  12. Quanta ipocrisia! Non condivido il linguaggio di Giachetti, ma dai commenti noto tanta piaggeria ed anche viltà. Per qualcuno si svela anche il motivo del NO al referendum che non era quello di non condivisione della riforma costituzionale bensì quello di demolire il leader del PD. Complimenti a tutti.

  13. ho votato PD ,ho votato no al referendum ,c’è qualcuno che pretende di insegnare la democrazia a suon d’insulti ,è la letio magistralis di quel cafoncello e garzoncello del signore di Arcore!!!

  14. Il sistema del PD ha incrementato il servilismo verso un candidato e poi subito dopo un altro, con un cambio di rotta a dir poco stupefacente ma che supini anni a molto poco. Infatti il cinismo e’ imperante tanto quanto il servilismo e nessuno difende più una idea, un ideale ma una persona che diventa come un idolo, e nel caso di Renzi è sfociata i a sorta di bolla mentale in cui lui impersona un eroe inneggiato anche quando sputa sentenze e dice le più squallide sciocchezze.

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