Raggi ai raggi X. Sinistra rediviva. Ovvero: il coraggio è il mio mestiere

Ed eccoci qui!!! Nooo…, non perché sono i 25 anni dall’arresto di Mario Chiesa e dall’inizio di Mani Pulite. Questo genere di anniversari non mi affascina. Ma sì invece per intervenire nella discussione politica dopo settimane di silenzio. La passione costituzionale e i temuti esiti referendari mi avevano chiamato in causa molte volte assai. Poi ho rifiatato. Oggi però due cose vorrei dire. La prima. Se continuano così con la Raggi, la prossima volta la ragazza vince in carrozza al primo turno. Perché bisogna proprio essere ciechi per non capire cosa sta accadendo. In vita mia ho visto centinaia di sindaci e personaggi politici ladri e incompetenti, complici di personaggi impresentabili, perfino incapaci di parlare in italiano. Mai, dico mai, nemmeno con Ciancimino, ho visto un tale assalto quotidiano, con le motivazioni più svariate, gli indizi più avventurosi, fino agli sms taroccati. In borsa, quando si gioca al ribasso su un titolo, dicono che poi c’è il rimbalzo tecnico. Ecco, per la Raggi c’è il rimbalzo, almeno nella mia testa. Non è visibilmente all’altezza ed è pure un po’ (forse un po’ tanto, non saprei) clientelare. Ha anche lavorato, poche storie, per uno studio collegato a Previti, lo stesso da cui partivano le cause civili intentatemi dall’onorevole. Però non se ne può più, con tutto quello che succede in Italia. Chi ha mangiato sui terremoti? Chi “aggiusta” i processi di mafia? Chi traffica con le banche bancarottiere? Chi fa costare un chilometro di alta velocità nove volte che in Francia? Forza, dai, questo vorrei sapere ogni giorno. Roma è importante perché è la capitale? Ma certo! E allora perché devo aspettare “Presa diretta” di Iacona per sapere esattamente che cosa succede a Roma, a botte di droga e riciclaggio e controllo criminale del territorio (fra l’altro: quello più pieno di istituzioni)?

La seconda cosa. Vedo che, come aveva previsto senza fatica questo blog, eserciti interi mollano Renzi dopo la gran legnata. Vedo che tanti redivivi promettono novità, chiedono di non tradire l’essenza della sinistra, di non spappolare e umiliare una tradizione. Ecco, mi sarebbe piaciuto di più se avessero parlato prima della legnata, se avessero rischiato qualcosa in proprio, in nome del Paese e della Costituzione, oltre che della tradizione di partito. I capitani devono essere anzitutto coraggiosi. Prudenti nel coraggio sì, prudenti nella prudenza no. In campagna elettorale o nei congressi parleranno tutti di “sfida affascinante”, ci potete contare. Ma le sfide le fanno i coraggiosi. In ogni caso, che i renziani in parlamento siano molti di più dei posti che saranno disponibili dopo il voto è cosa che mi diverte. Ne vedremo delle belle.

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