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Una strage semplice. Lunedì e domenica, presentazioni tra prosa e poesia… Milano e Fano
“Il libro è molto bello, allinea cose che uno non ricorda più e che nessuno dice con questa chiarezza!”. Così scrisse il prode Gianni Barbacetto. E forti di questo e altri viatici, tra cui quello prestigioso e lusinghiero assai di Corrado Stajano, che già conoscete, lunedì si presenterà a Milano “Una strage semplice”. Luogo, la bellissima Casa della Memoria in via Confalonieri 14, all’angolo con via Volturno, vicino alla nuova area di Porta Garibaldi, ormai una delle più piacevoli di Milano. Tutto inizierà alle 19. Così hanno poeticamente voluto i miei ricercatori e studenti che hanno preparato questa magnifica sorpresa. Il tramonto (per cui impazzisco) dei giorni più lunghi, due attori come Sergio Leone e Claudio Moneta a recitare brani scelti, e a dialogare con me del libro Giuliano Turone e Raffaele Liguori. Promuovono Libera, Stampo Antimafioso, WikiMafia, Unilibera, Scuola di formazione Antonino Caponnetto, Fondazione Carlo Perini, e naturalmente Casa della Memoria e la gloriosa casa editrice Melampo.
Discuteremo di quella stagione di bombe, e di quella precedente, lunga dieci anni. Insomma: della montagna che nessuno vuol vedere, ostinandosi a frugare nei cassetti tra scoop inesistenti. Volete sapere una cosa? Sono arrivato alla conclusione che ci vuole più coraggio a vedere la montagna che a cercare lo scandalo nell’armadio dei misteri. Mica per niente “il re è nudo” lo disse il bimbo della favola, mica gli uomini di corte.
E domenica sera 25 al festival della saggistica di Fano si farà il bis. Nella grande e suggestiva piazza medievale nel centro della città, alle ore 22, chiusura del festival medesimo. Sul palco il vostro anfitrione con Pif, e letture di passi del libro da parte di Giulio Scarpati. Bello, no? A proposito: il libro va verso la seconda ristampa (la prima già ci fu). Segnalate i refusi, per cortesia, due li ho trovati. E soprattutto chiedete “Una strage semplice” alle librerie e ai distributori che si ostinano a non ordinarlo, e poi rispondono ai lettori che “la casa editrice non l’ha mandato”.
Nando
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