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Appuntamenti a Berlino. Onore al ragionier Fantozzi. E altre considerazioni
Cari blogghisti, vi scrivo da Berlino. Quest’anno ho scelto di tenere le lezioni alla Humboldt in periodo estivo e mal me ne incolse. La bufera maggiore degli ultimi 65 anni e pioggia e nuvole…Con la biondina che scivola e si stira una gamba…Però le lezioni, di taglio vario assai, vanno bene. Domani variazione su Potsdam per una nuova versione di “mafia e letteratura” e alla sera presentazione nella grande capitale della gioventù europea di “Una strage semplice”, libreria “Libromondo”. A proposito di “Una strage semplice”: vedo con soddisfazione l’effetto prodotto (così mi dicono protagonisti diretti) sia in sede parlamentare sia in sede giudiziaria. Finalmente quel drammatico periodo della nostra storia, specie il maggio-luglio 1992, viene visto come era giusto, senza correre alla cieca dietro ogni dettaglio e dimenticando la montagna.
Onore al ragionier Fantozzi (ma come fa Repubblica a scrivere “ingegnere”? ma che rapporto hanno certe persone con la storia della cultura popolare?). Paolo Villaggio ci ha regalato una vera epopea di ironia, di autoironia, di divertimento, di paradossi, di modi di dire, di “lessico familiare”. Spero di rivedermi presto qualcuno dei suoi film con i miei amatissimi Gracchi, che da piccoli lo imitavano divinamente. Da qui lo ringrazio per avermi fatto ridere come pochi. Grazie a “Fantocci è lei?” e anche a Pina e alla favolosa Chita….
Seguo discretamente i sussulti politici. Noto di sfuggita che Renzi era stato plebiscitato nella speranza (apparentemente confermata alle europee) che allargasse finalmente il perimetro elettorale del Pd. Ora lo plebiscitano, invece, sapendo che lo riduce, come dicono con linguaggio crudissimo i risultati delle amministrative (quante sconfitte in pochissimi anni, da Livorno e Urbino, da Genova, e Sesto San Giovanni). Sursum corda!
Nando
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