Travolti da un insolito destino (ma l’avete rivisto?!?). Altre memorie con auguri dall’Asinara, da Laura C.
Ieri sera ho rivisto in tivù il mitico (ma davvero mitico) “Travolti da un insolito destino in un azzurro mare d’agosto”. Mariangela Melato e Giancarlo Giannini sono semplicemente mostruosi. Film giustamente passato alla storia del cinema. Immagini meravigliose di mare e cielo (foto). Ma quando ho visto per la prima volta il film, nel 1974, non avevo ancora visto l’Asinara. Ora l’ho vista. E il film, con quella bellezza prepotente e struggente dei colori, mi ci ha riscaraventato. Per questo mi è venuta voglia di fare gli auguri di Ferragosto a tutti gli studenti ed ex studenti che sono stati lì con me nel 2013 e quest’anno. E glieli faccio con questa lettera di Laura C., arrivatami l’8 agosto. L’ avevo tenuta nel cassetto in attesa del momento giusto. Che è venuto. Restituisce a tutti il senso di un’isola e di un’esperienza. Auguri! (Laura è stata anche all’università itinerante di Isola di Capo Rizzuto)
“Rientro oggi ufficialmente a casa e solo ora trovo il tempo di accendere il computer e riordinare un po’ le idee. Il cellulare continua a vibrare, arrivano ininterrottamente messaggi e notifiche dal gruppo di whatsapp che abbiamo creato con i ragazzi dell’Università Itinerante 2017.
L’atmosfera è carica di entusiasmo a dimostrazione di quanto abbiamo ricevuto da questa esperienza.
Mi permetto di condividere con Lei un pensiero che ho scritto ieri mattina durante il rientro a Brescia.
Dopo una intensa settimana mi ritrovo sola a compiere l’ultimo step dell’interminabile viaggio che dalla Sardegna mi riporta a Brescia. Ho ancora la testa barcollante dalla nottata in nave e le palpebre pesanti per le poche ore dormite.
Si è conclusa un’esperienza meravigliosa all’Asinara. Ho scattato poche foto con il cellulare ma tante con gli occhi. Immagini impresse nella mente, nel cuore. È praticamente impossibile trovarne una, solo una, che posso racchiudere tutte le emozioni di questi giorni.
Un’Università Itinerante diversa, con tanti giovani studenti. Si riparte da quella incantevole terra che ha ospitato anche la prima edizione di questo progetto. Ogni anno diverso. Ogni anno unico.
Noi ragazzi ci rendiamo conto da subito di essere dei “privilegiati”, di avere così l’occasione di formarci direttamente sul campo.
La possibilità di aprire a spallate il pesante portone del Carcere Bunker di Cala d’Oliva, di sedersi sotto il cielo tempestato di stelle, di sentire il caldo torrido del sole che picchia contro i mattoncini rossi della Nuova Foresteria dove Giovanni Falcone e Paolo Borsellino hanno studiato i documenti del Maxiprocesso di Palermo. Reclusi anche loro, anzi, prima loro.
Silenzi assordanti.
Si capisce la potenza dei luoghi, l’importanza del toccare con mano, la forza del vedere la commozione negli occhi di chi parla. Ci si mette in ascolto di quella che, più che una lezione di storia o di sociologia, è una lezione di vita.
Sono partita con la certezza che anche stavolta sarebbe stato un successo. Credo fortemente nell’efficacia di questa modalità di apprendimento. L’immersione quasi totale in un contesto che diventa di studio ma prima ancora si trasforma in casa.
Lo fai tuo. Ti senti toccato e vedi intorno a te persone ugualmente coinvolte che per una settimana respirano la tua stessa aria, mangiano la tua stessa pasta, ascoltano i tuoi stessi racconti. Il tema della condivisione è forte e verrebbe da pensare che poco ha a che fare con la lotta alla mafia. Invece no. È proprio attraverso queste esperienze che va formandosi quello che io amo definire “capitale umano”, quell’insieme di conoscenze, abilità, emozioni, che fanno la differenza. Che vanno a creare una comunità scientifica di persone competenti, di ricercatori intraprendenti, di avvocati meticolosi, di insegnanti sensibili, di educatori appassionati, di cittadini attenti. Tutti sulla stessa lunghezza d’onda, tutti con una base solida di valori. Tutti che frequentano l’università con la voglia di conoscere, comprendere, agire. Spinti dallo stesso spirito di curiosità. Desiderio di legalità. Con gli occhi aperti e la mente attenta, pronta ad accogliere ogni input.
Sull’isola dell’Asinara tutto ti dona qualcosa. Un panorama, una testimonianza, un colore, una frase, un abbraccio, un confronto, una idea, un sorriso, una fatica, un bicchiere di mirto.
Forse il dono più grande ci è stato regalato da Giampiero e Ivo che ci hanno accompagnati in questa settimana. L’inestimabile valore del saper essere d’esempio, testimoni di un impegno arricchente, costante, coerente, possibile. [….]
Grazie a chi ha scelto di partecipare.
Continuiamo a camminare. Innamorati della storia e del nostro Paese. Curiosi del mondo. Impegnati e responsabili in una lotta verso la giustizia, la legalità, la verità.
#Asinaritudine”
Ezia Buzzo
Parole che restituiscono l’orgoglio di essere Italiani
Maria Assunta Laura Nastri
bellissima lettera. Esperienze e luoghi straordinari, evocativi, formativi. Grazie della condivisione
Silvia Altavilla
Che bello! Complimenti Professore.
Caterina Marchetti
Grazie
Maria Rossa Marchetti
Grazie
Ferrazza Vincenzo
Buon ferragosto!
Bruna Butini
Grazie
Roberta Mauri
Una lettera poetica che rende le emozioni vissute. Bellissima.
Concettina Rizza
La leggo sempre ……non mi perderei mai un suo scritto. La lettera della studentessa è meravigliosa. Grazie!
Marta Molteni
Grazie professore. Grazie per quella esperienza che mio figlio ha vissuto nel 2013 e che lascerà in lui una impronta indelebile. Una mamma.
Gianna Berti
Bellissima!
Nadia Castagna
Grazie Professore,lei riesce sempre ad emozionarmi.
Maria Assunta Ratta
Grazie!!!
Maria Dalia Minnucci