La scienza dell’antimafia riapre i battenti. Da domani è Summer School… (e altri miei gioielli…)

E così da domani torna un classico della scienza dell’antimafia: la Summer School di Scienze Politiche di Milano! Signori, a voi la settima edizione: “La mafia, oggi”. Fino a venerdì pomeriggio tardi saranno i consueti cinque giorni intensissimi di lezioni e testimonianze, con l’università e la magistratura a fare da serbatoi privilegiati del sapere. Quest’anno, come già ho scritto, è stato sfondato il tetto massimo delle iscrizioni. Abbiamo atteso che arrivasse il solito grappolo di disdette e invece non ne è arrivata nessuna. Ottimo segno. Credo davvero che sarà la più impegnativa di tutte le edizioni fin qui svolte. Trovate il programma, giusto per seguire a distanza, su www.cross.unimi.it. La cosa bella di queste occasioni è, al di là delle ondate di nuova conoscenza che arrivano in aula, il clima di entusiasmo, il ritrovarsi di molti allievi (anche adulti) dopo precedenti edizioni, il fare gruppo morale e intellettuale, perché nulla di ciò che vi viene detto va perso ma invece il vostro anfitrione e la sua ottima vice, Ombretta Ingrascì, tengono le fila e fanno sintesi e ridanno ogni giorno il senso del cammino. E poi gli intervalli o le sere di socializzazione…Ah, se la gente sapesse quel che si fa a Milano con pochi soldi…
Se lo sapesse, tra l’altro, capirebbe anche meglio la frequenza con cui giungono sul Blog di Attilio Bolzoni (dedicato alle mafie) i lavori di miei laureati. Al momento trovate tre nuovi gioiellini, tutti attualmente miei giovanissimi ricercatori. C’è Roberto Nicolini, che si è appassionato allo studio del Sudamerica e in particolarissimo del Brasile. Roberto, che fa ancora calcio praticante (il che me lo innalza nella considerazione), mi ha insegnato anche grazie a una ricerca sul campo le cose meno conosciute della criminalità brasiliana, dei suoi rapporti con il territorio, con le favelas e con il carcere. I massacri recenti tra gruppi di detenuti erano già tutti inscritti nelle sue analisi; quando mesi fa ne sentivo raccontare ai telegiornali mi sembrava di rileggere i suoi rapporti. E sì che quando è andato in Brasile non ha trovato quasi nessuno che dall’università gli desse una mano…
Poi trovate Martina Mazzeo (foto), la grande animatrice di www.stampoantimafioso.it, miglior sito lombardo di attualità su mafia e antimafia. Martina sta facendo sin dalla sua tesi magistrale un grande lavoro sulla storia dell’educazione alla legalità nella scuola italiana. E ha il merito di avere restituito alla storia (che le era negata) la vicenda dei movimenti antimafia nella scuola calabrese. E’ lei, oggi, con mio grande orgoglio, una delle ispiratrici del ponte Milano-Calabria.
E c’è anche l’ Arianna Zottarel. Raffinata pensatrice, Arianna ha prodotto con la sua tesi il miglior studio in assoluto sulla Mafia del Brenta (Felice Maniero…). Già ha avuto per questo il premio speciale dell’associazione La Torre-Mattarella di Novara. Ha fatto interviste coraggiose e anche realizzato una interessante network analysis lavorando sulle comunicazioni interne al sistema Maniero. Ne sta tirando fuori un bel libro, e contemporaneamente sta lavorando a una ricerca sulla educazione alla legalità nelle carceri minorili. E non dovrei essere contento dei miei gioielli?

P. S. A proposito: RICORDO A EVENTUALI RITARDATARI CHE DOMANI SCADONO I TERMINI PER PARTECIPARE AL BANDO PER TRE ASSEGNI DI RICERCA DI TREDICI MESI PER UNA RICERCA SULLA CRIMINALITA’ MAFIOSA IN LOMBARDIA. Il bando era uscito il 28 luglio sul sito dell’Università degli Studi di Milano. Tutte le indicazioni si trovano su www.cross.unimi.it

Leave a Reply

1 commento

Next ArticlePianto di madre. Quella piccola pozzanghera improvvisa