Milano. Il dramma messicano in teatro da domani (martedì 24). E la bufala di Cesano Boscone

Prima notizia. Grande matrimonio università-teatro. E su un tema di attualità straordinaria, che dovrebbe coinvolgere tutte le persone dotate di mente e di cuore. Domani martedì sera siete invitati tutti al Teatro della Cooperativa di Milano (via privata Hermada, 8), dove una volta di più gli studenti e i ricercatori di Scienze Politiche sono all’origine, con i loro studi e scritti, di uno spettacolo da pelle d’oca. Si intitola “Quel che resta di niente”, sottotitolo “Vittime e carnefici della narcoguerra messicana”. Recitano Pasquale De Filippo e Sergio Leone, testi di Paola Ornati, regia di Marco Rampoldi, che è anche -con me medesimo- autore del progetto. Ho sentito la lettura del testo in anteprima, e devo dire che mi sono emozionato. Certo, perché dietro ci sono giovani che nel cuor mi stanno (Thomas Aureliani, Arianna Bianchi, Valeria Biasco, Gianmarco Crescentini, Mattia Maestri, Martina Mazzeo, Roberto Nicolini, Arianna Zottarel), ma anche perché il tema mi prende e mi sconvolge da anni, e non capisco perché non prenda e non sconvolga altrettanto i leader di Stato. E poi perché il livello artistico vola, vi assicuro. Andrà in scena fino al 29 ottobre. Credo fra l’altro che questo rapporto tra università e teatro, tra studio e ricerca e arte, sia una delle cose più belle nate in questi anni nel mondo universitario, e non solo milanese. Basta così, se no dice che ho un debole per i miei giovanotti e giovanottine.
Seconda notizia. Vorrei cortesemente contestare una bufala. Che pare circoli a Cesano Boscone, zona sud dell’hinterland milanese. Con passate esperienze di amministrazione discutibili e che ho discusso, ricordando alcuni episodi per me significativi. Per questo la ex sindaca Bruna Brembilla, chiamata in causa da me, dall’assessore Pierfrancesco Majorino e dal presidente della commissione antimafia comunale David Gentili, ha pensato bene di querelarci, trovando una magistrata pronta a mandarci a processo. Risultato: siamo stati assolti tutti e tre per non avere commesso il fatto. A Cesano invece ho saputo che circola e viene fatta circolare la leggenda di una nostra condanna, come se qualcuno volesse intimidire potenziali emuli. Nossignore: assolti, assolti. Ripeto: assolti per non avere commesso il fatto.  E qualcuno invece è stato condannato a pagare le spese processuali. Così, giusto per amore di verità.

Leave a Reply

2 commenti

  1. TANTI SALUTI DALLA LOCALITA’ “RIVACHIARA” SELLIA MARINA (CZ),IN CUI LEI E’ STATO TANTI ANNI FA’, DA GIAMPAOLO FRANCONIERI……….

Next ArticlePavia-Milano, piccolo viaggio nella speranza civile. Quando ho pensato "ce la possiamo fare"