I giorni dell’antimafia. Tutti gli appuntamenti (Di Matteo, Libera e i nomi delle vittime, la Meglio Gioventù)

Domani è il 21 di marzo, giornata che dallo scorso anno è istituzionalmente dedicata da tutto il paese alla memoria delle vittime innocenti di mafia e all’impegno per dare loro giustizia nella forma più alta, la sconfitta della mafia. A Foggia, simbolica capitale di mafia in questo 2018, Libera e don Ciotti ricorderanno tutti i nomi, uno per uno. Ma altrettanto si farà in 4000 punti in tutta Italia. A Mantova i nomi saranno recitati in piazza domani mattina per tutta la Lombardia. A Milano alle 18 lo si farà invece alla Casa della Memoria, vicino alla Stazione di Porta Garibaldi, alla presenza del sindaco Sala. E’ una grande occasione di raccoglimento. E ancor più lo dico dopo avere passato un giorno intero con centinaia di familiari sabato e domenica a Bari. Racconti sempre nuovi, dolori sempre incontenibili. Ma anche speranze (e talora rabbie) incontenibili.

Stasera Nino Di Matteo sarà alla Camera del Lavoro, ore 21, per iniziativa di WikiMafia. Credo non ci sia più posto, bisognava prenotarsi. Ma lo segnalo lo stesso, perché dà la misura dell’impegno della città e dei suoi giovani su questo grande fronte di civiltà.

Giovedì sera infine, sempre a proposito di giovani, nella sala lauree di Scienze Politiche (via Conservatorio 7), alle 20.30, si terrà la ottava edizione de “La meglio Gioventù”, la grande manifestazione annuale in cui vengono presentate alla città le migliori tesi di laurea dell’anno precedente in materia di criminalità organizzata. Molte le sorprese. Come sempre saranno presenti le autorità dell’antimafia, le famiglie e gli amici, ma anche le associazioni e i giornalisti, in quella che è ormai diventata una grande festa della conoscenza.

Ultima nota. Ieri il Politecnico ha fatto togliere dai muri i volantini che ricordano i nomi delle vittime innocenti di mafia. Volantini leggeri e colorati, non appiccicati. Il motivo è che offendevano il decoro dell’ateneo. Tutto legittimo, per carità. Però io sono orgoglioso di lavorare in e per un’università che non ritiene che i nomi delle vittime di mafia offendano il suo decoro.

N.B. In merito a quest’ultimo episodio, che mi era stato raccontato così, vi è stato un malinteso: i volantini erano stati fatti rimuovere perché mancava l’autorizzazione. So che ora l’autorizzazione è stata concessa. Mi scuso volentieri con gli uffici per l’equivoco e sono felice che i volantini con i nomi delle vittime saranno affissi anche al Politecnico.

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1 commento

  1. Marco_B

    Volevo esprimerLe tutta la mia solidarietà per il gesto vigliacco di oggi a Milano. marco

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