Padova e le ragioni per festeggiare. Leggere per credere (e venire stasera)

Quante cose belle che dovrei raccontarvi. E invece riesco a stento a comunicarvi qualcosa di quel che faccio grazie ai miei articoli, fra l’altro regolarmente pubblicati in ritardo. Stavolta però voglio festeggiare con voi i successi del seminario internazionale di tre giorni su “Mafia & Antimafia in Europe” tenuto in università la scorsa settimana. Terza edizione e ormai si avvia a costituirsi in tradizione. Poi voglio festeggiare la bellissima manifestazione di Libera a Padova. Perosnalmente avevo scommesso una birra gigante sulla presenza di 50mila persone. Che sono state abbondantemente superate. C’è qualcosa che mi sfugge della geometria delle manifestazioni. Prima ti dicono “siete matti a prendere quella piazza, è da 100mila persone”, poi quando la riempi per intero, tutti belli pigiati, diventa da 50mila. Da 100 se è vuota, da 50 se è piena. Oh se loici fussero… Don Ciotti si è superato. Aveva la voce roca da Casal di Principe (anniversario di don Diana) eppure ha tenuto quasi un’ora, efficacissimo sui migranti e su un passaggio: la mafia ci assomiglia sempre di più e noi assomigliamo sempre di più ai mafiosi. Bello vedere tanti studenti, compresi i miei amatissimi di Milano.

Che stasera festeggiano in sala lauree a Scienze Politiche la nona edizione della “Meglio gioventù”, la grande serata in cui i laureati dell’anno precedente presentano alla città le tesi di laurea migliori. Orgoglio e gioia collettivi. Venite anche voi a sentire, giuro che si impara e alla fine si prova anche un pizzico di felicità. Ce n’è bisogno.

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