Nuovo governo: salvate il galantuono Gaetti

Avrete  notato che da mesi non intervengo sulle vicende politiche. Penso chi è impegnato come me su temi specifici e cerca di cambiare il mondo dall’università, abbia un solo imperativo: svolgere sempre meglio e sempre più incisivamente il proprio lavoro di acculturazione e sensibilizzazione. Soprattutto in periodi incerti e scivolosi come questi.
Dunque se adesso mi viene l’istinto di intervenire alle due di notte è perché vengo a sapere che ci sarebbero difficoltà insormontabili a confermare come sottosegretario all’Interno Luigi Gaetti (in foto), dei 5 Stelle. La faccio breve: Gaetti è un medico, ha lasciato (lui davvero) il parlamento dopo un’ottima esperienza come vice di Rosy Bindi alla Commissione parlamentare antimafia, dimostrando di non tenere alla poltrona e di non essere sensibile al fascino dello spassoso “mandato zero”. Difficilmente in politica ho conosciuto galantuomini come lui, capaci fra l’altro di devolvere tutta la liquidazione parlamentare a ricerche sulla mafia nella sua provincia (Mantova) e in quelle limitrofe. Capace (visto ancora a Palermo il 3 settembre) di andare a dibattiti senza pretendere di parlare, anzi tirandosi indietro.
Amici miei, io avevo capito che il governo si rifaceva per cambiare gli equilibri politici, non per mandare via i migliori del partito che era già al governo. Via i più seri e affidabili? Via i galantuomini? E in quel settore, beni confiscati ecc? Ma quando la si finirà di farsi del male, accidenti?

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