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Candidiamo la legge
(Europa, 27 febbraio 2008) – Ma sì, facciamola la provocazione. Ma davvero vi sembra così assurdo candidare un paio di prefetti al sud? Portare nell’agone politico due persone che vengono dalla polizia di Stato e che hanno presidiato i palazzi di governo in questo o quel territorio della Repubblica? Dice che la politica è un’altra
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Il capo dei capi. A MASTELLA DICO: NIENTE CENSURE
(l’Unità, 28 novembre 2007) – A rimortis. Confermo qui il solenne impegno a non criticare pubblicamente alcun atto del mio governo. Ma la proposta del ministro della Giustizia Clemente Mastella di chiudere anzitempo la fiction sul “Capo dei capi” non è atto di governo. E’ un’opinione che solleva un dibattito culturale, civile e politico. Al
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Rosy Bindi
La malapolitica è anche non fare i contratti, come propone Initlabor intervenendo sul mio post precedente? No. Non fare i contratti è cattiva politica, politica indifferente alle ragioni e ai diritti individuali e collettivi. Sembra la stessa cosa. Ma non lo è. “Mala” e “cattiva” nell’etimologia da Devoto-Oli sono probabilmente la stessa cosa. Ma non
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Elogio della campanella
(l’Unità, 27 settembre 2007) – Il degrado, il degrado del paese. Il paese dissestato, scombiccherato, dove dilagano tele-allegria e spensieratezza sociale. Il paese sbrindellato, un po’ cialtrone, dove non si sa mai chi trovi e quando lo trovi. Il paese dell’approssimazione, degli impegni forse-che-sì forse-che-no. Il paese degli inaffidabili. Ecco, questa Italia un po’ deformata
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Le ribelli. Storie di donne che hanno sfidato la mafia per amore
Sui fondali della storia della lotta alla mafia si stagliano alcune figure femminili, come sospese tra Eschilo e Dostoevskij. Donne ribelli per amore che irrompono nella vita collettiva con il loro grido, che è insieme dolore, speranza e domanda di giustizia. Il libro racconta sei figure e il loro tempo. Francesca Serio, la madre del
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Ecco a voi un anno di governo
Oh, eccolo qui! Avevo promesso che lo avrei consegnato agli amici blogghisti e ora mantengo la promessa (ganzo…). Questo è il Rapporto sul mio primo anno di governo; sulla prima esperienza di governo della mia vita, svolta dalla grandiosa postazione del Ministero dell’Università e della Ricerca. Credo che possa essere utile per chi legge dare
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Pd, assemblea costituente o pubblico plaudente?
(l’Unità, 11 luglio 2007) – Fermi tutti. Ripensateci, in nome del cielo (e della democrazia). Ma davvero avete in mente di affibbiare al Partito democratico prossimo venturo un’assemblea costituente di duemila-duemilacinquecento persone? Ma lo sapete quante sono duemilacinquecento persone? Ma avete mai provato a contarle? Sono decine di plotoni. Sono piazza del Pantheon stracolma con
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Dossier e veleni. ORA BASTA SILENZI
(l’Unità, 9 luglio 2007) – Il Bubbone. Sì. Non c’è, e non può starci solo più lo Scalone in cima ai problemi urgenti del governo. C’è anche e, dopo le dichiarazioni del generale Pollari, c’è soprattutto il Bubbone. C’è questo groviglio micidiale di trame, di infedeltà, di opacità, di ricatti incombenti, che si va dipanando
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Se fa carriera solo Ricucci
(Europa, 30 giugno 2007) – Allarme rosso. L’ ascensore che porta al piano di sopra i giovani di famiglia povera o da 27 del mese a lingua in fuori non va più. Si è fermato, è immobile. Forse è scappato perfino il lift. Nel suo discorso del Lingotto Walter Veltroni ha rilanciato un tema cruciale
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La bambina che sfidò Stalin
(l’Unità, 28 giugno 2007) – Lo sfondo, amici del partito democratico. Il grande sfondo storico su cui si staglia quello che stiamo facendo. Ecco, va illuminato a pieni riflettori. Riflettori belli forti, e perfino un po’ impudenti. O altrimenti capiremo – e faremo capire – poco del passaggio che stiamo realizzando. Perché presentare il partito
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Festa a Salsomaggiore, ma senza miss
(l’Unità, 19 giugno 2007) – Quando è arrivata Dacia Maraini, lo spazio davanti al grande e suggestivo gazebo era già tutto riempito. Sotto un sole ancora caldo centinaia di persone, tra cui molti anziani, si erano assiepate ad aspettare la scrittrice come per una festa. Con il risultato che un quarto d’ora prima dell’inizio, fissato
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UN WELFARE PER GLI STUDENTI
Presentato alla stampa lo Statuto dei diritti e dei doveri degli Studenti universitariNon solo erogazioni di denaro ma anche qualità, opportunità e cittadinanza. Stiamo iniziando a delineare un sistema che vada al di là del tradizionale sistema assistenziale (l’Unità, 13 giugno 2007) – Un nuovo welfare studentesco. Fatto non solo di borse di studio e
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Napoli e la musica della legalità
(l’Unità, 11 giugno 2007) – Finisce oggi con un grande concerto a Napoli il viaggio degli ‘A67. Termina così quello che è stato forse il primo vero tour musicale contro la camorra nel multicolore e fantasioso repertorio delle iniziative che i movimenti per la legalità hanno immaginato in anni e anni di impegno difficile e generoso.
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Napoli e la musica della legalità
(l’Unità, 11 giugno 2007) – Finisce oggi con un grande concerto a Napoli il viaggio degli ‘A67. Termina così quello che è stato forse il primo vero tour musicale contro la camorra nel multicolore e fantasioso repertorio delle iniziative che i movimenti per la legalità hanno immaginato in anni e anni di impegno difficile e
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La musica sgretola i muri
Mantova Musica Festival. Si apre oggi la quarta edizione della rassegna I muri. I muri che si rialzano e si riproducono continuamente nella società fluida e globalizzata. Muri ovunque. Come macigni che schiacciano la fantasia. Come minacce alla libertà di dialogo o di incontro. Non solo quelli fisici tra i popoli e le nazioni. Ma
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Caso Parmalat. La legge del discredito
(l’Unità, 23 maggio 2007) – E parliamone pure del discredito della politica, di questa malattia profonda, di questo tumore civile che in tanti hanno nutrito per ingrandire i propri destini. Parliamo di questa pietanza rancida che cuochi multicolori hanno cucinato nei decenni, uno di qua uno di là, con scrupolo pari all’incoscienza. Le accidie e
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LA MUSICA SGRETOLA I MURI
Mantova Musica Festival. Si apre domani la quarta edizione della rassegna(Europa, 22 maggio 2007) I muri. I muri che si rialzano e si riproducono continuamente nella società fluida e globalizzata. Muri ovunque. Come macigni che schiacciano la fantasia. Come minacce alla libertà di dialogo o di incontro. Non solo quelli fisici tra i popoli e
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Lettera aperta a Gemma Calabresi
(l’Unità, 5 maggio 2007) – Cara Gemma, ho appena chiuso Spingendo la notte più in là, il libro che ha scritto Mario, il primo dei tuoi figli. Un libro inquieto e inquietante. Un libro doloroso. Che si trascina dietro, con levità di stile ma con pesantezza di cuore, un pezzo opaco della storia d’Italia. Che
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PD, non fàmolo strano
(Europa, 26 aprile 2007) – Fàmolo strano. Così, lubrico come un riccio, coatto in pelle nera, Carlo Verdone esortava la compiaciuta giovane moglie (Claudia Gerini) nell’indimenticabile "Viaggi di nozze". E proprio il "fàmolo strano" mi è tornato in mente rimuginando su temperie e finale del (bel) congresso in cui la Margherita ha deciso di sciogliersi
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Io lo vorrei democratico. Ma davvero
(Europa, 18 aprile 2007) – Evabbe’, l’entusiasmo è come il coraggio di don Abbondio. Se uno non ce l’ha, non se lo può dare. Perciò immaginare che un normale cittadino lo possa provare di fronte al Partito Democratico sol perché qualcuno gli ripete che il progetto è entusiasmante o affascinante è pura illusione. Certo, già
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Un partito democratico o un museo?
(l’Unità, 1 aprile 2007) – Sai che goduria un partito democratico così. Una specie di museo di storia contemporanea dove vengono allineati in bella mostra – così recita la litania più in voga – la cultura riformista liberale, il cattolicesimo sociale, la cultura socialista democratica, il liberalesimo repubblicano e perfino, pensa te il brivido di
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Mission etica per l’università
(Europa, 29 marzo 2007) – Come riformare l’università? C’è solo l’imbarazzo della scelta. Sui modi e sulle priorità. Concorsi, status giuridici, tipi di laurea, governance, esami a crediti. E altro ancora. Tutti campi di battaglia su cui tradizionalmente si affrontano eserciti portatori delle divise e delle bandiere più diverse. Ma ci sono anche modi meno
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A Diego Belliazzi, consigliere comunale a Napoli. LETTERA SUL PARTITO DEMOCRATICO
(la Repubblica ed. Napoli, 22 marzo 2007) – Caro Diego, il partito democratico, dici. Che cosa esprimerà, che sangue gli circolerà nelle vene, di quali domande si farà carico. Interrogativi legittimi. L’annuso anch’io la tendenza a ridurre tutto a operazione di alta cucina politica. E la temo. Anche perché il partito democratico è forse il
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Università. Notizie utili (e non fate come Corona…)
Ma allora, davvero i nostri laureati sono condannati a lunga disoccupazione? La questione infuria dopo la pubblicazione dei dati Almalaurea al convegno bolognese dei primi di marzo. Sul tema, lunedì scorso a Milano, ho partecipato a un convegno che aveva per oggetto la situazione lombarda. Lì sono stati presentati i dati di una ricerca (ben
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La sagra del lamento
(l’Unità, 13 marzo 2007) – Dunque Letizia Moratti sindaco di Milano, comandante in capo di migliaia di agenti della polizia municipale, annuncia che scenderà in piazza a protestare contro il governo per avere più sicurezza. Vuole più polizia di Stato: perché a Milano, da quando lei non è più al governo a Roma, si commettono
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Legge Pecorella. Ma la rima lì fu bella
Evviva, la legge Pecorella è incostituzionale. Lo sapevamo, lo sapevo. Era una follia pensare a una giustizia in cui potesse chiedere l’appello solo l’imputato condannato, e non la parte offesa rimasta senza giustizia. Era stato perfino disperante per alcuni di noi, sfiniti dalla legislatura, dovere affrontare gli ultimi giorni all’opposizione per contrastare quella ennesima legge
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Scandalo al sole: cooperazione internazionale. Lettera di una volontaria dal Terzo Mondo
Ho ricevuto oggi queste righe di denuncia da una volontaria (che si è firmata), partita dall’Italia con entusiasmo per aiutare i Paesi del Terzo Mondo. Leggetela. Il mio stato d’animo è… furibondo!Il lavoro mi sta assorbendo tutte le energie, tanto entusiasmo e ora arrivano i mille dubbi, perplessità e chiarimenti: non duro a lungo in
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Centrosinistra e questione milanese
Cari lettori blogghisti, credo giusto fare avere anche a voi una nota che ho presentato oggi all’assemblea federale della Margherita Milano-Italia. Centrosinistra, questione milanese e questione lombarda. Breve nota (ovvero: come dotarsi di un metro)Milano roccaforte elettorale del berlusconismo. Milano isola democratica in Lombardia nel referendum costituzionale. Sono due condizioni quasi estreme. Non in contraddizione.
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Mondiali amari
Mondiali malinconici. Roba amara, questo calcio. Qualunque sia il loro esito per la nazionale azzurra, mi resterà dentro il magone. Un senso di violenza subita, di frode immensa a cielo aperto. Tutto era visibile, di questo inganno quotidiano. Ma l’ingiustizia massima stava nelle sanzioni puntualmente irrogate a quei giocatori, allenatori e direttori sportivi che si
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Una festa di ringraziamento per Ferrante
Grazie a Bruno Ferrante. Neanche nella sua roccaforte storica la maggioranza berlusconiana può più dormire sonni tranquilli e il centrosinistra ha ottenuto a Milano il suo risultato migliore da quando esiste l’elezione diretta del sindaco. Nonostante la delusione di non essere andati al ballottaggio, questo rimane il punto fermo del confronto per Palazzo Marino. Bruno
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Ci tengo che gli amici sappiano
Cari amici,oggi qualcuno di voi avrà visto una mia dichiarazione sul Corriere della Sera, secondo la quale la vittoria di Letizia Moratti è “tutta colpa del governo Prodi”. Mi fa piacere annunciare agli amici che godo ancora di buona salute mentale e che non mi sono mai sognato di dare la colpa di nulla a
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Ricordando Falcone
Domani è il 23 maggio. Quattordici anni fa morivano Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e i tre agenti di scorta Rocco Di Cillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani. Voglio ricordarli con un pezzo che scrissi per l’Unità del 23 maggio 2002. Perché farlo? Se non ora, quando? La vita dei coraggiosi, degli uomini coerenti, si
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La clemenza non è amnistia
Cari amici, questa è un’intervista fattami da Dino Martirano su amnistia e indulto pubblicata sul Corriere della Sera di oggi (15 maggio 2006). ROMA — «Un atto di clemenza non significa concedere l’amnistia. E anche l’indulto deve prevedere molte esclusioni e precise condizioni che lascino in carcere i delinquenti professionali. L’annuncio di queste iniziative, poi,
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E vissero felici e contenti. Candidati al miele
Garbata proposta. Il primo maggio secondo me Letizia Moratti e Bruno Ferrante dovrebbero partecipare alla manifestazione tenendosi mano nella mano per tutto il corteo. La banda degli Ottoni dovrebbe suonare lungo il percorso la marcia nuziale. La gente dovrebbe applaudirli entrambi nello stesso modo, per non commettere ingiustizie verso nessuno dei due, e tirare (non
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Stragi e vittime. Messaggio da Bologna
Cari amici, ho ricevuto ieri da Bologna questa lettera. Ve la giro per una riflessione comune Gentile Nando Dalla Chiesa, sono la sorella di un ventenne morto nella strage di Bologna del 2 agosto 1980. Ripenso ai morti e alle vicende legate al 2 agosto… non ultima che Mambro e Fioravanti sono fuori… nonostante tutti
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Andreotti. L’uomo sbagliato al Senato
(l’Unità, 27 aprile 2006) – Lo so, lo so. Sarebbe tanto più facile dire di no perché – per ragioni opposte a quelle di Gigliola Cinquetti – "non ha l’età".
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Cosa serve al centrosinistra
Dobbiamo uscire dallo stallo delle due Italie… Il partito democratico è l’occasione per voltare pagina (l’Unità – 19 aprile 2006) Alzi la mano chi non ci ha pensato. Chi dopo la notte del batticuore, dopo le follie dei numeri che rimbalzavano peggio che in Italia-Germania 4-3, non ci ha rimuginato sopra: sulle cause profonde, sulle
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Cinque anni dopo. Non voglio più
(l’Unità – 8 aprile 2006) Premessa (ovvero elogio del coglione): per avere più democrazia io, come tanti, sono disposto a pagare. Svolgimento: il mondo è pieno di persone consapevoli che il loro benessere non è fatto di cifre conteggiate qui e ora. E a volte nemmeno di cifre, comunque calcolate. Certo, c’è anche il contrario.
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Leggete, coglioni! (La panzana del dollaro)
Fantastico! La mobilitazione dei coglioni italiani prosegue entusiasta. Intanto può essere utile segnalare che: l’editoriale di Ostellino sul Corriere di oggi è davvero equidistante tra i due poli (in genere fa l’equidistante ma pende a destra); Maroni annuncia che in caso di sconfitta di B. la Lega avrà le mani libere e lo dice con
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Pena di morte. Casini e la maschera della fede
Europa (4 aprile 2006) – Tommy. Mettiamola così. Le tragedie dei bimbi intrigano la politica. A volte la fusione tra politica e sentimenti collettivi avviene spontaneamente. Come quando l’angoscia di Pertini fu tutt’uno con il dramma di Alfredino, il bimbo inghiottito da un cunicolo di terra e fango a Vermicino. Erano i primi anni ottanta.
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Alla fine Milano ha perso un’altra occasione
Europa (18 marzo 2006) – Alla fine Milano ha perso un’altra occasione. Divisa, lacerata da anni di "investimento politico" sulla paura, stressata dall’ideologia della tolleranza zero, la città aveva finalmente trovato, proprio sul cruciale tema della sicurezza, una sua unità di intenti e di valori dopo le follie di sabato scorso. Gliel’hanno rubata.
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Con la Milano delle idee
Europa (17 marzo 2006) – "Un’idea, ci vorrebbe un’idea", cantava Giorgio Gaber al massimo della sua creatività artistica. Un’idea, tante idee, sono l’anima della nuova economia milanese. Ci fossero ancora i vecchi cultori dei luoghi comuni, direbbero senz’altro che le idee sono "il petrolio di Milano". E direbbero (un po’ goffamente) una cosa vera. Finito
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L’economia creativa. Convegno a Milano
Cari amici, dopo il "Big Talk" dello scorso novembre, continuiamo a ragionare insieme sui talenti, sulle idee, su come dare slancio all’economia e alla cultura di Milano; perché quest’ultima non rappresenti una voce in perdita ma un’opportunità di crescita e un investimento anche economico. Vi invito per questo a partecipare al convegno di sabato prossimo "Il genio
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Giornalisti e premier. Le domande che contano
l’Unità (14 marzo 2006) – Ormai è scientifico. Quel che per noi sono le leggi, le regole, il semplice costume della civile creanza, per lui sono gabbie, offese, limiti insopportabili alla sua libertà. Si discuterà e si polemizzerà a lungo sul confronto tra Silvio Berlusconi e Lucia Annunziata di ieri pomeriggio.
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Il riformismo passa da Milano
McCarthy sotto la Madonnina. Già, Milano si interroga e discute sull’ondata di violenza criminale che l’ha aggredita sabato mattina. Ma, ancora una volta, la sua classe dirigente politica mette a nudo le proprie inettitudini. E, come in una gag satirica, si compiace di eseguire il suo compitino, tirando le equazioni di prammatica. Autonomi, no global,
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Dalla Chiesa è premier, Romano sorride a teatro
Il 5 marzo lo spettacolo teatrale "Vota Sìlviolo!" ha fatto tappa (e con successo) anche a Roma. E’ con piacere che vi allego la recensione di Antonello Caporale apparsa su la Repubblica del 6 marzo scorso.
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L’indecenza: la riforma elettorale
Ora abbiamo sotto gli occhi i risultati della riforma elettorale. Dice che sono le oligarchie, che non poteva che finire così. ma perché, le oligarchie illuminate non ci sono? Vietate in natura?
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“R” come rimonta, “U” come unione
Left – Avvenimenti (24 febbraio 2006) – "R" come rimonta. "R" come Roma. Sembra proprio la vecchia storia dell’unione (con la "u" minuscola) che fa la forza. Se ne è andato il divino Cassano al Real Madrid dopo anni di capricci e di allenatori che saltavano come birilli e la Roma, invece di diventare più
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Lo confesso, l’unica coca che ho preso aveva le bollicine
Left – Avvenimenti (17 febbraio 2006) – Lo faccio o non lo faccio? Sì, lo faccio. Ebbene, ecco a voi il mio outing: non ho mai fumato marijuana né hashish. Mai preso coca o eroina, mai preso extasy. Lo giuro. E nemmeno ho mai fumato sigarette o sigari. Meglio: ho giocato ad assaggiare un sigaro
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Chi vince e chi perde
Avvenimenti (3 febbraio 2006) – Gennaio è passato, prove tecniche di 2006. Chi vince e chi perde al “Calcio di rigore”. Breve rassegna di calcio e di politica. Vince anzitutto David Trezeguet che Lucianone Moggi voleva sbolognare da qualche parte per insondabili motivi. Diciotto gol nella stagione. Tre gol in dieci minuti all’Ascoli, squadra tra
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